‘Carissimi giovani, siete giunti da varie parti del mondo, facendovi pellegrini al seguito dei Magi. Seguendo le loro orme, voi volete scoprire Gesù’.
Così Benedetto XVI (o anche B16 come campeggiava in molte t-shirt dei partecipanti tedeschi alla Gmg) ci ha salutati dal battello sul Reno al suo arrivo a Colonia giovedì 18 agosto.
Ed anche noi, pellegrini delle Gmg da Città di Castello, siamo andati in Germania per adorare Cristo come più di duemila anni fa avevano fatto Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, le cui reliquie sono custodite nello splendido duomo di Colonia, meta ininterrotta di ragazzi durante tutto il periodo della Giornata mondiale.
La XX Giornata mondiale della gioventù è stata la prima senza colui che le ha volute ed istituite, papa Giovanni Paolo II, e la prima col nuovo pontefice, Benedetto XVI, così diverso negli atteggiamenti ma così simile al predecessore per la capacità di insegnare e penetrare nei cuori dei giovani. E così è stato in tutti gli appuntamenti nei quali papa Ratzinger si è rivolto ai pellegrini giunti a Colonia.
Così è stato soprattutto nella straordinaria veglia di preghiera di Marienfeld, la veglia della luce, quella luce che i Magi hanno cercato e trovato in Gesù Bambino. ‘Il potere di Dio ‘ ha detto Benedetto XVI agli 800.000 partecipanti raccolti in silenzio nel freddo della spianata di Marienfeld ‘ è diverso dal potere dei potenti della terra. Il suo è il potere inerme dell’amore’. Queste sono le parole del Papa che devono guidare i ragazzi di ritorno da Colonia per riportare gli insegnamenti ricevuti e le esperienze vissute alla Gmg.
Perché la Gmg significa condividere la fede e l’adorazione nello stesso Signore e Maestro con coetanei provenienti da ogni parte del mondo, significa soffrire per il caos di Colonia per trascorrere momenti indimenticabili (nel bene e nel male come le 8 ore di viaggio che qualcuno ha dovuto sopportare all’uscita da Marienfeld prima di raggiungere la destinazione) da raccontare agli amici a casa, magari per convincerli che la salvezza si ottiene solo riconoscendo che Gesù Cristo è il Signore della nostra vita e che ‘ come ha detto Benedetto XVI nell’omelia della messa finale ‘ ‘chi ha scoperto Cristo nell’eucarestia deve portare altri verso di lui’.
Questo è il compito, la missione che ci viene lasciata dalla Gmg di Colonia, portare Cristo in tutti i luoghi nei quali si è chiamati a vivere per evitare che prevalgano le ‘religioni del fai da te’, così definite dal Papa in un passaggio dell’omelia di Marienfeld.
Ma i giovani tifernati hanno avuto a Colonia anche la possibilità di vivere intensi giorni di preghiera e catechesi assieme agli amici delle altre diocesi umbre, momenti forti nella chiesa di Herz Jesu, non lontano dal centro di Colonia, che culminavano con la celebrazione dell’eucarestia.
Fin dai prossimi incontri la Pastorale giovanile diocesana cercherà di meditare gli insegnamenti ricevuti a Colonia e a riportarli nei vari gruppi parrocchiali per viverli anche nella nostra quotidianità. I membri della consulta diocesana si sono incontrati il 1°settembre in cattedrale: è stato stilato il programma delle attività diocesane che accompagnerà tutti i vari gruppi, associazioni e movimenti fino al maggio prossimo. Ah’.nel 2008 la Gmg sarà in Australia a Sidney, qualcuno si è già prenotato’