I migliori sogni dell’umanità

Tappa a Gubbio per il Bastone del cittadino e del pellegrino

È transitato per Gubbio, proveniente da Fonte Avellana il ‘Bastone del cittadino e del pellegrino’. Era partito da Betlemme, dove è destinato a ritornare il prossimo 25 dicembre, dopo aver girato il mondo con lo scopo di risvegliare in tutti i valori di pace, fratellanza, solidarietà. Approdato in Italia il 23 marzo, ha iniziato il viaggio attraverso lo Stivale dalla sede del ‘Museo dei sogni e della memoria di Feltre’ (Belluno). Un’iniziativa piena di fascino, curata nei minimi aspetti per richiamare l’attenzione dei singoli e delle comunità, dando peso ai contenuti che richiama proponendosi lungo le vie del mondo. È ricavato dal ramo di un’acacia prelevato a Nazareth; nei momenti di pausa ha come piedistallo un supporto a forma di mondo costruito con manciate di terra richieste ai vari Capi di Stato, per sottolineare l’universalità e la praticabilità delle proposte che il suo semplice passaggio porta all’attenzione dei popoli. A Gubbio ha fatto tappa in luoghi simbolo: dalla basilica sul monte Ingino che custodisce il corpo del patrono sant’Ubaldo, il vescovo eugubino che in vita ha predicato pace e riconciliazione, al mausoleo dei Quaranta Martiri che ammonisce sulle degenerazioni e sul degrado morale e civile cui la guerra conduce, alla chiesa di Semonte. Da qui è ripartito alla volta di Umbertide: proseguirà poi per Città di Castello per dirigersi verso Marzabotto, altro ‘monumento’ alla barbarie dei conflitti armati, ultima tappa prima del ritorno a Feltre. La singolare iniziativa è stata organizzata dalla comunità ‘Villa San Francesco’ di Facen di Padavena, in provincia di Belluno, una casa famiglia che accoglie minori in difficoltà. Dai suoi ospiti è nata l’idea di far viaggiare attraverso l’Italia il bastone in legno prelevato a Nazareth e condotto poi fino a Betlemme, portato a piedi da giovani e adulti, uomini e donne, persone comuni che credono nella pace e nella solidarietà. È seguito ovunque dal basamento che lo sorregge durante le sue tante soste, costruito con la terra di tutti i 198 Paesi del mondo. Per raccoglierla ci sono voluti ben nove anni. Prima di mettersi in cammino, infatti, la comunità ‘Villa San Francesco’ aveva contattato tutti i Capi di Stato chiedendo la loro collaborazione; ci sono voluti nove anni per avere tutte le risposte. Parte della terra ricevuta sarà utilizzata dai ragazzi della comunità in piccoli mattoni che saranno spediti ad ogni Stato, ‘primo mattone’ del progetto di pace e di speranza che i Governi intendono realizzare per i loro popoli.

AUTORE: V. S.