Dopo tante discussioni, il quadro dei candidati per la carica di sindaco di Perugia appare chiaro: in lizza ci saranno Wladimiro Boccali (centrosinistra), Cristina Rosetti (M5S), Urbano Barelli e Dramane Waguè con le loro liste civiche e Andrea Romizi (centrodestra). Sul nome di quest’ultimo, avvocato e consigliere comunale di Forza Italia, c’è stato l’accordo tra le varie componenti del centrodestra, rimasto un po’ spiazzato dalla rinuncia di Corrado Zaganelli.
“Mi piacerebbe che nei prossimi giorni – ha scritto Romizi sulla sua pagina Facebook – non si parlasse tanto e solo del mio nome, frutto di una difficile e accidentata convergenza tra parti, ma del progetto che da qui nasce. Quello che conta è ciò che, pur consapevole dei miei limiti, ho accettato di rappresentare: la ferma e diffusa volontà di tante persone di rifondare Perugia, economicamente, socialmente e culturalmente. Per questo ho deciso di esserci”. Lo sostiene apertamente l’on. Pietro Laffranco: “Una scelta congrua alla sfida del 25 maggio, allorquando i cittadini dovranno decidere se lasciare il capoluogo regionale al suo destino di irreversibile declino, confermando Boccali, oppure riaccendere la speranza di un nuovo rinascimento civile, votando l’alfiere del cambiamento, Romizi. Andrea, che dimostra il coraggio politico della sfida qual è certamente la corsa per diventare primo cittadino merita il sostegno di tutti coloro che amano Perugia”.
Boccali è sicuro che la consultazione elettorale “non sarà un referendum su di me, bensì una scelta su quella che è la più seria proposta per la città”. Rimarca l’importanza della candidatura di Perugia come capitale europea della cultura. Il programma con cui chiedere un secondo mandato ai cittadini è in fase di stesura ma il sindaco uscente sottolinea la necessità di realizzare opere molto importanti per far tornare a girare l’economia. Per il 2015 lavoriamo per togliere la tassa di soggiorno con il sostegno di Regione e Camera di commercio. Sempre per il bilancio 2015 ho in mente una revisione della fiscalità in senso progressivo a favore delle categorie produttive. Ci sono le condizioni per un abbassamento della pressione fiscale già nel 2015”. Boccali intende fare una campagna elettorale “non strabica, rivolta a tutti i cittadini”, segnata da iniziative, assemblee e incontri diretti con le persone e non sembra preoccupato dal confronto con gli altri candidati.
Lancia una frecciata alla Rosetti: “Non vedo tanti elementi di novità – ha detto – se uno fa attività politica mascherata dietro un’associazione alimentata con fondi pubblici”. Riferendosi a Romizi si limita a dire: “L’ho sentito intervenire un paio di volte in Consiglio comunale”.