mercoledì, 29 Gennaio 2025
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HomeRUBRICHEOltre i confiniIl gusto amaro della cioccolata delle contraddizioni

Il gusto amaro della cioccolata delle contraddizioni

La cioccolata rappresenta senza dubbio lo specchio delle peggiori contraddizioni che viviamo nel nostro tempo. Per quanto sia dolce al palato è causa di profonde ingiustizie. Da qualche tempo il prezzo del cacao è aumentato (una tonnellata di cacao costa dodicimila dollari) ma non certo perché sia aumentato il salario dei coltivatori! Il 70% delle fave di cacao si raccoglie in Africa occidentale dove ultimamente si registra un aumento delle fitopatie, condizioni meteorologiche particolarmente avverse (vedi il Niño) e la ricaduta dei cambiamenti climatici. Sono questi i fattori degli aumenti. Chi guadagna di più è la catena di mediatori e speculatori senza scrupoli e le grandi multinazionali.

Nel 2023 Lindt, Mondelez e Nestlé insieme hanno ricavato quattro miliardi di dollari dalla vendita del cioccolato, mentre Hershey ha guadagnato due miliardi (fonte Oxfam). Senza contare i problemi relativi all’uso di fertilizzanti nocivi per i coltivatori e i consumatori e all’impiego di minori. Soltanto incentivando la costituzione di cooperative e consorzi si potrà sperare in una produzione equa e sostenibile, ovvero giusta. Dalla Costa d’Avorio e da molte altre parti dell’Africa e dell’America Latina giungono notizie di iniziative coraggiose che lascerebbero sperare bene se solo venissero incentivate da politiche globali più giuste e da una maggiore consapevolezza degli amanti del buon cioccolato.

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