Al Comune di Gubbio, la maggioranza sfiducia il Sindaco e apre le porte al Commissario. “Esco a testa alta. Mi sento di aver fatto tutto il possibile per questa città, in servizi e in disponibilità personale, secondo il mandato ricevuto nelle elezioni comunali. Fare un passo indietro spetterà ora al Pd, il partito di cui faccio parte e che non mi ha sostenuto, in particolare il segretario Michele Sarli”. Questo è il commento a freddo, ma deluso, di Diego Guerrini all’indomani del Consiglio comunale che ha ufficialmente posto fine alla sua esperienza, dando il via al commissariamento.
Scade infatti oggi, venerdì 24 maggio, il termine ultimo per l’approvazione del rendiconto consuntivo 2012, entro i 20 giorni dalla notifica scattata dopo la seduta consiliare del 29 aprile. Il Consiglio del 20 maggio ha sancito la mancanza delle condizioni politiche per la prosecuzione dell’attività amministrativa. Le divisioni del Pd, aggiunto a un malesse interno della coalizione, alle prese di distanza di Idv e Sel, alle dimissioni dell’assessore Michela Tinti e Alessandro Brunetti, hanno fatto maturare la convinzione, sicuramente coraggiosa, di concludere anzitempo l’esperienza di centrosinistra che aveva portato a vincere le amministrative del 2010. Il consuntivo è stato il pretesto.
In sede di votazione sono stati solo 5 i voti favorevoli, quelli dei piddini Alessa Tasso, Gianni Francioni e Renzo Menichetti, oltre ad Aldo Cacciamani (Fds) e al sindaco Diego Guerrini. Sono risultati 9 i voti contrari: Giovanni Vantaggi (Un’altra Gubbio), Mattia Martinelli (Udc), Carlo Pierotti (Gubbio partecipa), Angelo Riccardini (Fratelli d’Italia), Luigi Girlanda (Pdl), Graziano Cappannelli (Idv) e Antonella Stocchi, Marina Cernicchi, Lucio Panfili (Gubbio comunista resiste). Nove anche le astensioni: l’intero Psi con Giuseppe Brunelli, Daniele Cavaleiro, Nicola Maria Aloia, Stefano Ceccarelli di Sel e gli altri componenti del Pd Gabriele Cerbella, Gianni Pecci, Marco Cardile, Michele Sarli e Claudio Ruspi. Assenti Lucio Lupini (Gubbio per noi) e Pasquale Di Bacco (Gruppo misto).
In base al Testo unico sugli enti locali, il Collegio dei revisori dei conti nominerà un commissario ad acta che farà approvare il bilancio, poi il Prefetto invierà un commissario che, sciolto il Consiglio, assumerà le funzioni di Sindaco e Giunta per l’ordinaria amministrazione, fino alla prossima tornata elettorale.