Dopo diversi anni, la diocesi ha annunciato in maniera ufficiale la realizzazione di una nuova chiesa: quella della parrocchia di Madonna del Ponte, una volta periferia e ormai parte integrante del capoluogo per via di un’espansione edilizia che ne ha modificato vocazione e fisionomia. In quest’ottica, lo scorso 8 settembre – giorno che coincide con la festa della zona, vissuta all’insegna di manifestazioni di tipo spirituale e sociale – è stato davvero speciale, destinato a essere consegnato alla storia.
Alla presenza del vescovo, mons. Mario Ceccobelli, sono iniziati infatti simbolicamente i lavori di costruzione del nuovo complesso. Al termine della processione con la statua della Vergine, guidata dal presule, ha avuto luogo la benedizione e posa della prima pietra del nuovo complesso, alla presenza di autorità, fedeli e cittadini; intitolata alla “Madre del Salvatore”, la chiesa sorgerà ai margini di viale Leonardo da Vinci.
Un momento, questo, atteso da quattro anni, che si lascia alle spalle tutta la lunga e delicata fase preparatoria, necessaria per far fronte alle rinnovate esigenze della parrocchia. L’attuale chiesa, seicentesca, pur molto bella, non garantisce più quanto necessario per consentire lo svolgimento delle attività, con tutte le esigenze.
Il progetto è dell’architetto eugubino Augusto Solano. Simbolicamente, una nave che inquadra orizzonti infiniti. La chiesa, rivestita con un materiale speciale in grado di assicurare acustica e isolamento termico, ha una capienza di 600 posti da seduti e altri 200 in piedi. È abbellita da tre artistiche vetrate, commissionate alle ‘suore laiche’, quasi tutte architetto, del centro “Ave arte” di Loppiano.
Il complesso comprende la casa canonica, un salone parrocchiale e una foresteria, dodici aule su due piani per la catechesi, un chiostro sul quale si apre un locale multiuso di 100 posti, spazi per la Pro loco, ampi parcheggi e aree verdi. I lavori dovrebbero avere la durata di tre anni e saranno eseguiti da imprese e maestranze locali, per le loro qualità e per rilanciare l’economia.
L’opera comporta un investimento di 3.500.000 euro, finanziato dalla Cei con i fondi dell’8×1000 (2.600.000 euro) e dalla diocesi. La parrocchia è attualmente guidata da don Gabriele Pauletto, della comunità dei Canonici regolari lateranensi di San Secondo, che ha raccolto l’eredità di don Pietro Benozzi, tra i primi proporre l’esigenza di una nuova chiesa.