Una data da ricordare per il suo significato: il 3 settembre, a conclusione della tre-giorni lungo il “Sentiero di Francesco”, un inno alla pace e alla riconciliazione, la zona circostante la chiesa di Santa Maria della Vittoria (la “Vittorina”) è stata battezzata “Parco della Riconciliazione”. È stato mons. Mario Ceccobelli, insieme al commissario Maria Luisa D’Alessandro e alla presidente della Regione Catiuscia Marini, a scoprire la targa, concludendo un iter giunto a termine in concomitanza con l’epilogo della quinta edizione del pellegrinaggio “Il Sentiero di Francesco. Da Assisi a Gubbio”.
“Oggi è un gran giorno per Gubbio – ha detto mons. Ceccobelli -: viene riconosciuta l’opera di dialogo e pacificazione di frate Francesco, che in questo luogo ammansì il feroce lupo (cap. 21 dei Fioretti). Gubbio, sua seconda patria, dove operò la conversione interiore alla santità, a contatto con la popolazione più debole”.
Moltissimi i pellegrini, circa 600, anche per effetto del nome scelto dal nuovo Pontefice. Sono stati padre Francesco, gli Sbandieratori di Gubbio e di Assisi, gli uffici pastorali diocesani, le forze di pubblica sicurezza, le Famiglie ceraiole, Eugubini nel mondo, Maggio eugubino, “Gubbio fa centro”, l’Università dei muratori, i Custodi del sacro fuoco della pace, gli on. Giulietti e Verini, il vice sindaco di Assisi Lunghi, i consiglieri regionali Smacchi e Goracci, il sindaco di Valfabbrica Anastasi e una nutrita folla di cittadini ad accogliere il corteo dei pellegrini. Italiani e stranieri, questi hanno marciato con al fianco alcuni lupi forniti dall’associazione Affidatari allevatori del lupo italiano, partiti da Assisi dopo il convegno “Custodire il creato per un futuro sostenibile” promosso dalla Cei per celebrare l’ottava Giornata per la custodia del creato.
All’arrivo alla Vittorina, alcuni bambini, con il fuoco dei Custodi del fuoco della pace, hanno acceso 23 lampade in ricordo delle guerre ancora in corso. La serata si è conclusa nel convento di San Francesco prima con una messa e quindi, nel chiostro della Pace, con una serata allietata dalla corale Cantores Beati Ubaldi e sottolineata da importanti testimonianze.
In conclusione, la consegna del premio internazionale “Lupo di Gubbio” (un’opera del ceramista Rampini) all’Enpa – Ente nazionale per la protezione degli animali e al gruppo Novamont, che produce Mater-Bi, bioplastica eco-compatibile. Un’edizione “green”, con la presenza di diversi giornalisti della rete ambientale Greenaccord.