Molti container non servono più. Dopo la consegna, nelle scorse settimane, di oltre settanta abitazioni a famiglie ancora residenti all’interno dei container, nel comune di Gualdo Tadino altri segnali positivi per la Ricostruzione. Sono, infatti, iniziati martedì scorso, 6 novembre, i lavori per lo smantellamento del campo container delle frazioni Morano – San Giovanni. Si tratta del primo caso, fra Umbria e Marche, di rimozione di moduli abitativi. L’evento, di per sé, potrebbe essere anche di poco conto, poiché il piccolo campo container era già stato da tempo abbandonato dai residenti che erano riusciti – tranne in un caso – a trovare soluzioni residenziali alternative, grazie al contributo mensile per la sistemazione autonoma. E lo smantellamento non sarà poi totale, poiché un container non verrà per il momento riportato presso il centro della Protezione civile di Capua, anche se gli occupanti usufruiranno entro poco tempo di un nuovo appartamento. Al termine dei lavori, l’area non verrà più utilizzata, come in un primo momento sembrava, per collocare abitazioni di legno, le cosiddette “case parcheggio”: lo smentisce categoricamente, in un comunicato stampa, il sindaco Pinacoli. “Molte delle 493 famiglie che vivono ancora nei moduli abitativi” afferma “hanno, in gran parte, già da tempo iniziato i lavori delle proprie case e prevedono di chiuderli entro un numero di mesi limitato”. Non c’è quindi ragione di ricorrere a soluzioni abitative intermedie. Ma Pinacoli va oltre, assicurando che entro due mesi si provvederà a far uscire comunque tutti dai moduli abitativi. Lo smantellamento del piccolo campo di Morano, quindi, costituisce un evento-simbolo e non resterà isolato. Nei prossimi giorni – conferma Pinacoli – si provvederà a rimuovere altri diciannove moduli abitativi in altri villaggi container del Comune di Gualdo Tadino, otto dei quali nel campo di Rasina, che verrà quindi smantellato quasi del tutto.
Gualdo Tadino
Smantellato il campo container di Morano S. Giovanni
AUTORE:
Pierluigi Gioia