“Ci siamo riuniti qui, in questa bella chiesa di San Fiorenzo di Perugia, diventata, grazie all’ospitalità fraterna di sua eminenza il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, luogo di culto della comunità ortodossa romena, per celebrare un atto di autentica amicizia e allo stesso tempo di alto apprezzamento verso la persona di Sua Eminenza e la prestigiosa arcidiocesi perugina”.
Così si è espresso l’ambasciatore romeno presso la Santa Sede, Bogdan Tataru-Cazaban, domenica 12 luglio alla cerimonia di consegna al card. Bassetti del titolo dell’“Ordine nazionale ‘Servizio fedele’ in grado di Gran Croce”, tenutasi in una gremita San Fiorenzo al termine della liturgia ortodossa.
Si tratta della più alta onorificenza che viene concessa dal Presidente della Romania, anche a cittadini stranieri.
Al nostro Arcivescovo, in particolare, è stata concessa “per la promozione della dignità della persona umana e del dialogo interconfessionale, per il sostegno accordato alla comunità romena e alla Diocesi ortodossa romena d’Italia, contribuendo in particolar modo allo sviluppo dei rapporti tra la Romania e la Santa Sede in occasione della ricorrenza dei 25 anni dal ripristino delle relazioni diplomatiche tra i due Stati”.
L’ambasciatore ha aggiunto che “l’ospitalità della Chiesa cattolica ha avuto e continua ad avere il ruolo essenziale di consentire a moltissimi dei miei concittadini di vivere la propria identità spirituale anche in situazioni di vita molte volte difficili, in cui il punto fisso di riferimento resta la fede. Così, i romeni ortodossi che abitano a Perugia e nei dintorni godono, grazie alla sensibilità pastorale e ecumenica di Vostra Eminenza, di uno spazio di culto, il quale, per la sua storia profondamente legata alla città di Perugia, li integra con dignità nella società in cui vivono”.
Bassetti, nell’esprimere il suo ringraziamento, ha commentato: “Mi piace pensare che questo riconoscimento vada non soltanto alla mia persona, ma all’intera Chiesa perugino-pievese che da tanto tempo è impegnata in un serio dialogo ecumenico con i fratelli ortodossi di Romania, e sempre li ha accolti, specialmente negli anni bui della dittatura e nel tempo della diaspora, quando migliaia di persone sono venute anche in Umbria per cercare lavoro e sostentamento per una vita più dignitosa. Negli ultimi anni, tanti fratelli romeni sono stati aiutati dalla comunità cattolica di Perugia e dalla Caritas diocesana, perché a nessuno mancasse il necessario”.
Ha quindi detto all’ambasciatore: “Eccellenza, formulo voti perché il Signore benedica l’amata terra di Romania e conservi nel Suo amore tutti i suoi figli”. Ha infine salutato i numerosi fedeli ortodossi presenti in romeno con un multumesc (grazie).