Il credo neoliberista predica da sempre una teoria che è continuamente smentita dai fatti. È la “trickle-down theory” letteralmente: teoria dello sgocciolamento per cui se si concentra tanta ricchezza nelle mani di pochi, qualcosa cade verso il basso e i poveri ne beneficiano.
Ebbene l’anno 2023 si è concluso con un successo enorme per la classifica dei 500 super-ricchi del mondo che hanno recuperato nettamente le perdite dello scorso anno. La loro ricchezza è cresciuta di 1.500 miliardi di dollari in totale secondo l’inchiesta analitica di Billionaires index. Di ben 95,4 miliardi è cresciuto il patrimonio dell’uomo più ricco del mondo Elon Musk, ma anche Bernard Arnault e Jeff Bezos che di miliardi ne ha incrementati 70 non si lamenta affatto.
Mark Zuckerberg ha incassato circa 80 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Ritornando alla teoria capitalistica, la Oxford poverty and human development initiative calcola che nelle 110 nazioni più povere, a vivere in condizione di povertà siano 1,1 miliardi di persone e, di queste, ben 100 milioni soffrono la fame. Non basteranno le iniziative di beneficienza dei super-ricchi a sanare la situazione. C’è bisogno semmai di politiche economiche mondiali di equità e giustizia.