Destò dispiacere e sconcerto nell’opinione pubblica locale (e non solo locale), nel contesto religioso come anche negli ambienti più laici, la cancellazione del 4 ottobre – giornata dedicata a San Francesco patrono d’Italia – dal calendario delle festività nazionali. La reazione della Chiesa diocesana, delle famiglie francescane, dei devoti, si manifestò con sostanziale compostezza, anche se non mancarono atteggiamenti polemici. Tentativi di ripristinare la festività nazionale furono invano esperiti. Una svolta orientata, a quanto sembra, verso un risultato positivo si è profilata nell’estate dello scorso anno. E’ il 7 agosto 2001 quando il capogruppo Franco Brunozzi (Ccd – Cdu), recependo forti sollecitazioni, inoltra al sindaco Giorgio Bartolini e al presidente del Consiglio comunale Gianfranco Costa una mozione nella quale chiede che la festività del 4 ottobre torni ad essere festività nazionale ed anche europea, nel senso che ogni anno, a turno, ogni stato integrato nell’Unione potrebbe partecipare ai festeggiamenti. Resta sottinteso che la modalità di tale partecipazione necessita di elaborazione ed oculata preparazione. Il Consiglio comunale del 3 settembre successivo approva con l’unanimità delle forze politiche la mozione che, diffusa, riscuote interesse e consenso. L’Amministrazione si fa carico intanto di diffondere la mozione quanto il decreto consiliare a livello di istituzioni ecclesiastiche e civili di ogni ordine e grado. Sotto l’impulso dell’incontro interreligioso promosso dal Pontefice il 24 gennaio scorso, la proposta acquista sempre più ampia risonanza, investendo settori giovanili desiderosi di usufruire di una occasione per un approfondimento, alla luce del messaggio francescano, delle tematiche attuali. A favore della proposta si pronunciano esponenti del mondo religioso, civile, politico, sindacale e culturale. Nasce addirittura una commissione trasversale di parlamentari che intende far proclamare il 4 ottobre come giornata dell’Europa in favore della pace. Segue la presentazione di un apposito disegno di legge prima da parte del senatore del Ccd-Cdu Maurizio Ronconi e successivamente da parte del parlamentare di Forza Italia Franco Asciutti. Autorevoli e significativi gli interventi favorevoli sono venuti da tutte le parti politiche, dalla Presidente della Giunta Lorenzetti, da Casoli, Micheli, Giulietti e altri. Giova a questo punto riportare quanto dichiaratoci dal vescovo Sergio Goretti: Interpellato dal presidente del Consiglio comunale Gianfranco Costa, ho inviato allo stesso una lettera ufficiale esprimendo assenso e favore al ripristino del 4 ottobre come festività nazionale. Le festività nazionali di carattere religioso – dato per scontato l’elevato significato spirituale – costituiscono un fattore aggregante ed un contrassegno di identità. La festa di san Patrizio in Irlanda è vissuta con grande partecipazione da tutti gli irlandesi sparsi nel mondo; lo stesso dicasi per la festa di santa Giovanna d’Arco celebrata in Francia. Potrei addurre altri esempi ma desidero soprattutto rimarcare come la figura di Francesco, tra i tanti santi illustri interpreta in Italia sensibilità, valori e ideali del popolo. E questo affermo consapevole che ogni campanilismo sarebbe improprio e ridicolo.
Grande consenso per la festa di San Francesco patrono d’Italia
Proposte per ripristinare il 4 ottobre come festività nazionale ed europea
AUTORE:
Francesco Frascarelli