Gli “stati generali” della pastorale regionale: intervista a don Giovanni Zampa

Commissioni e Servizi della Conferenza episcopale umbra si riuniranno nel Seminario regionale di Assisi il 9 novembre

“Dalla splendida Assemblea ecclesiale regionale del 2019 è ripartito un percorso che ha visto come mappa il documento che i vescovi umbri ci hanno consegnato nella primavera del 2020: Cristiani in Umbria con la gioia del Vangelo. Da quel frutto di una bella esperienza di sinodalità reale e concreta è emersa l’esigenza di attivare un Consiglio pastorale regionale, una Segreteria pastorale, una programmazione regolare delle assemblee e l’opportunità di intraprendere una riflessione sul rilancio delle Commissioni e i servizi pastorale regionali”. Don Giovanni Zampa è il coordinatore della Segreteria pastorale istituita dalla Conferenza episcopale umbra (Ceu) e ci spiega l’itinerario che le Chiese umbre hanno avviato ormai cinque anni fa.

Il 9 novembre, i vescovi della Ceu hanno convocato gli stati generali delle Commissioni pastorali regionali. Cosa si intende con questa espressione?

“Dal 2019 abbiamo iniziato a lavorare con i nuovi strumenti pastorali, lentamente e non senza difficoltà. Il Consiglio pastorale regionale si è ritrovato più volte, la Segreteria ha una sua regolarità, è stata celebrata un’assemblea nel maggio del 2022, sono in corso le collaborazioni per il Cammino sinodale della Chiesa italiana, per quello universale e per il Giubileo 2025. Gli stati generali sono una tappa intermedia voluta dai vescovi per verificare la strada fatta e impostare quella futura, che culminerà con una nuova Assemblea regionale, verosimilmente subito dopo il Giubileo, e la consegna del documento finale del Sinodo in corso”.

Concretamente in cosa consistono gli stati generali?

“Con il Consiglio pastorale regionale si è impostato il lavoro di questo anno passato intorno a tre poli essenziali su cui coinvolgere le Commissioni e indirettamente le diocesi: riconsolidare le Commissioni, sintonizzarsi con il Sinodo, preparare il Giubileo. La mattinata del 9 novembre, in pratica, sarà la verifica, la condivisione e il rilancio di questo lavoro. Non mancherà poi modo di fare fraternità e cominciare a confrontarci per l’assemblea futura”.

Chi parteciperà a queste sessione di lavori?

“Oltre ai responsabili, sono convocati tutti i membri delle singole Commissioni e dei servizi regionali. Ovviamente non possono mancare i delegati diocesani per il Sinodo e per il Giubileo”.

Dal suo punto di vista quale clima pastorale si respira nella nostra regione ecclesiastica?

“Per rispondere a questa domanda impegnativa prendo in prestito la parabola dei talenti. La nostra terra umbra ha in consegna tanti talenti. Sia il passato sia il presente sono caratterizzati da una ricchezza pastorale, ecclesiale e di santità immensa. Credo, però, che spesso la sotterriamo. Attanagliati dalla paura di perdere , non abbiamo il coraggio di investire e di osare, scommettendo sul sostegno della Provvidenza. Forse facciamo troppi calcoli e tiriamo troppo poco le somme, per timore di scoprire un risultato negativo. Da sempre, Dio non ci chiede di raccogliere, ma di seminare”.

Cosa le ha suscitato la recente lettera inviata dai vescovi umbri al clero?

“Stima, fiducia e comunione. Mi vengono in mente queste tre parole: per me è un segno di stima e di apprezzamento per le persone con cui collaborano. Fiducia e incoraggiamento per l’importante e difficile missione che ci affidano. Comunione e obbedienza, soprattutto al Santo Padre, Papa Francesco che nella recente visita ad limina apostolorum ha raccomandato ai nostri Pastori di ‘essere vicini ai preti con paternità e fraternità’”.

Il programma degli Stati generali

Gli stati generali delle Commissioni e dei servizi della Conferenza episcopale umbra si riuniranno nel Seminario regionale di Assisi il 9 novembre. Dopo l’accoglienza e la preghiera, sarà il presidente della Ceu mons. Renato Boccardo a introdurre i lavori. Seguiranno i gruppi di lavoro, in stile sinodale sapienziale, con suddivisione per aree pastorali e sottogruppi per la condivisione delle sintesi sinodali e dei nuovi lineamenti Cei per la fase profetica. Infine, ci sarà la presentazione degli eventi in preparazione del Giubileo 2025 nelle singole diocesi e per Commissioni.

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