Al via dal 10 febbraio i Giovedì di Santa Rita, quindici tappe di un percorso spirituale per leggere il presente alla luce dei valori ritiani.
“Sono un viaggio interiore -spiega suor Maria Rosa Bernardinis, madre priora del Monastero Santa Rita da Cascia– che faremo anche sui social per raggiungere davvero tutti. Insieme leggeremo il presente alla luce dell’esperienza e dei valori di Rita, per prepararci affinché la sua festa del 22 maggio ci doni un vero segno di cambiamento. In particolare, desideriamo che ognuno possa portare nella propria quotidianità, la radice dell’amore che Santa Rita ha vissuto. Perché nel mondo c’è troppa carenza d’amore, soprattutto quello donato agli altri”.
Torna, quindi, il tradizionale percorso di riflessione e preghiera che inizia il 10 febbraio e fino al 19 maggio condurrà i devoti d’Italia e del Mondo alla festa della taumaturga. Ogni anno questa pia pratica rappresenta il primo importante appuntamento che riunisce l’intera famiglia della Santa degli impossibili. Tutti i giovedì, infatti, ciascun devoto ovunque sia potrà collegarsi alla Basilica di Cascia, attraverso la diretta streaming delle ore 17 sul canale YouTube del Monastero Santa Rita da Cascia.
“Per la prima volta, oltre alle dirette delle celebrazioni -aggiunge padre Luciano De Michieli, rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia- attraverso i nostri canali Facebook ed Instagram vi proponiamo il percorso dei Giovedì di Santa Rita in quindici tappe di crescita comune, che partono dalla vita di Rita, per arrivare a quella di ognuno di noi.
L’obiettivo è imparare a vivere le esperienze di tutti i giorni riconoscendo l’amore di Dio che sempre ci accompagna, per condividerlo poi con chi ci è vicino. Questo ci ha insegnato e ci invita a vivere Santa Rita, la quale da figlia, moglie, mamma e monaca, si è immersa nell’amore vero, che offre a piene mani ancora oggi”.
“Vorremmo – concludono la priora e il rettore- che con il popolare rito dei giovedì, che ricordano i quindici anni in cui Rita portò sulla fronte la ferita causata dalla spina della corona di Cristo, tutti possano acquisire la consapevolezza che dal dolore e dalle difficoltà che affrontiamo può nascere la rosa dell’amore. E, da questa certezza, rivoluzionare con l’amore, quotidiano ed eterno di Dio, il proprio cammino”.