E il koala dov’è? Mancava solo lui, il koala reso celebre dalle carezze di Benedetto XVI ‘ allo spirito australiano dell’incontro di Assisi.
Mancavano, a dire il vero, anche le basse temperature dell’inverno di Sydney, che ci hanno regalato immagini inedite di una Gmg ‘imbacuccata’, come si conviene ad un evento che ha luogo agli antipodi (del resto, ogni anno ci soprendono gli immancabili servizi sul Natale balneare dei popoli australi).
Per il resto, ad Assisi è stata una Giornata mondiale in piena regola.
A cominciare dai partecipanti, provenienti non solo dall’Umbria, ma da diverse regioni d’Italia e anche da alcuni Paesi europei: alcuni di loro erano presenti sul posto per le proprie vacanze; altri sono giunti appositamente, avendo appreso dell’iniziativa da internet e da Avvenire.
Un popolo giovane ed eterogeneo, che non ha mancato di dare spettacolo di sé nei modi consueti di ogni incontro mondiale: gadget colorati, canti per strada, entusiasmo chiassoso, bivacco all’aperto (stavolta sulle nobili pietre della Piazza inferiore, anziché sull’erba di qualche anonima distesa campestre).
Non è mancata neppure la presenza del Papa, sia pure in modalità virtuale; data la differenza di fuso orario, i suoi discorsi (trasmessi in differita) e qualche minuto di collegamento telefonico con i pellegrini umbri a Sydney sono stati gli unici spazi in cui da Assisi ci si è affacciati in Australia.
Le parole di Benedetto XVI hanno sottolineato con forza e con profondità di espressioni la fondamentale presenza nella vita del credente dello Spirito santo, sorgente di santità e agente della comunicazione del Vangelo; i giovani hanno ascoltato con attenzione le parole di un Papa che intende senza dubbio offrire contenuti che sollecitino la riflessione e l’approfondimento.
I vari momenti previsti del programma, ricalcando in piccolo l’articolazione di contenuto e di eventi della Gmg australiana, hanno consentito ai partecipanti di vivere quell’alternanza di riflessioni, celebrazione, festa e condivisione che ha fatto il successo dagli incontri mondiali. Anche i non pochi giovanissimi, del tutto digiuni di Gmg, ne hanno potuto percepire il clima del tutto particolare.
Erano presenti i vescovi di Assisi, Città di Castello, Gubbio, Foligno e Spoleto, che sono stati coinvolti nelle catechesi e nella presidenza delle varie celebrazioni previste: ‘Assisi – Australia’, nella migliore tradizione delle Giornate, è stato un momento di particolare vicinanza dei Vescovi alle nuove generazioni, le quali mostrano di apprezzare tali occasioni. Nonostante la sin troppo enfatizzata distanza dalla Chiesa, quando si è disposti a stare del tempo con loro, i giovani accolgono con vera disponibilità la presenza dei pastori.
Tutto rose e fiori? Non proprio: non mancava, infatti, solo il koala; la latitanza di alcune diocesi e aggregazioni laicali fa rammaricare non tanto a livello di presenza numerica (che è stata alla fine soddisfacente), ma sull’ennesima occasione perduta per vivere un più ampio respiro di Chiesa.
Ne abbiamo, infatti, estremo bisogno, in una realtà piccola come quella umbra, dove la cooperazione a tutti i livelli appare un’autentica esigenza anche nella pastorale giovanile, per offrire proposte ed occasioni formative qualificate, capaci di incidere sul tessuto ecclesiale e civile della regione.