È’ edificante trovarsi immersi, quasi travolti dalla moltitudine di giovani che a tarda sera ed anche a notte inoltrata escono dai portali della basilica di S. Francesco, invadono la piazza e la discesa di via Frate Elia. Hanno aderito al 32° convegno “Giovani verso Assisi”, anticipato di qualche giorno affinché potessero partecipare all’incontro interreligioso del 27 ottobre. Un coinvolgimento desiderato, collettivamente vissuto: ragazze e ragazzi che, precedendo il corteo papale, si sono incamminati dalla basilica di S. Maria degli Angeli fino a raggiungere la basilica di S. Francesco accogliendo tra le fila altri coetanei provenienti da vari centri della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Proprio questa nuova generazione si è resa testimone ed in parte vivace protagonista dell’evento religioso, coltivando nell’animo la speranza che i popoli possano raggiungere giustizia e pace, due parole ripetutamente pronunciate, più volte riproposte. Nell’intervento finale Papa Benedetto ha voluto esprimere a loro in modo esplicito la sua gratitudine ripagata da un caloroso applauso. Accanto alla “guardiola” del Sacro Convento il coordinatore ed animatore del convegno p. Antonello Fanelli rammenta come l’annuale appuntamento con i giovani non abbia mai subìto interruzioni, neppure quando Assisi fu colpita dal terremoto del 1997: allora i giovani, intervenuti come sempre da ogni parte d’Italia, trovarono sistemazione nella tendopoli allestita presso il campo sportivo adiacente al Seminario regionale. Il tema specifico del 32° convegno è stato illustrato in un apposito opuscolo da frate Lucio Massaccesi, autodefinitosi compagno di viaggio: “Andate due a due per le strade del mondo”. Ma quanto impegno richiede e quanto coraggio e come orientarsi? Qualche brano del testo introduttivo scritto dall’autore può suscitare una risposta: “Andare vuol dire non lasciarsi fermare dalle paure, dalle difficoltà, dalle incomprensioni… La Parola del Vangelo non può fermarsi!… ‘Andate a due a due’ vuol dire non essere soli a portare la bella notizia… Vuol dire comunione, unione di mente e cuore, ma non vuol dire annullare la propria unicità e preziosità… Andare a due a due portando la bella notizia, quella che Gesù ha portato e annunciato con la sua vita, con le sue parole. È la fraternità itinerante che anche Francesco ha voluto”. Preghiere, letture, riflessioni, orientamenti vocazionali, scambio di esperienze, canti, occasioni di fraternità: ecco gli elementi distintivi del 32° convegno, svoltosi dal 27 al 31 ottobre con celebrazioni, veglie di preghiera, riunioni, meditazioni individuali.
Giovani inviati a due a due
Si è svolta la 32a edizione di “Giovani verso Assisi” in concomitanza con la Giornata interreligiosa
AUTORE:
Francesco Frascarelli