Dopo la pausa estiva, riprendono le attività dell’Istituto teologico di Assisi (Ita). Il calendario ecclesiale particolarmente ricco di eventi, come Firenze 2015 e lo straordinario Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco, offre stimoli ulteriori perché, presso questa istituzione pregevole della nostra regione ecclesiastica, siano prodotte una riflessione e una mediazione culturale utili alla Chiesa e a quanti sono inseriti nel mondo della cultura.
Come sempre, anche nel prossimo anno accademico vi saranno corsi introduttivi e specifici sulla Sacra Scrittura, la Teologia fondamentale e la dogmatica, la morale, il Diritto, la Storia della Chiesa e le scienze umane.
Una novità particolare, fra le altre, merita di essere evidenziata. Dopo essere stata per molti anni materia di insegnamento nella specializzazione in Teologia fondamentale, riservata solo a coloro che procedevano nel percorso accademico, ora la Teologia delle religioni diviene disciplina curricolare per tutti gli iscritti all’istituto.
È questo il segno di una sensibilità al tema attualissimo delle religioni e alle problematiche connesse del dialogo, della convivenza e della multiculturalità, alle quali la chiesa non si sottrae.
Nello scenario di Assisi, cittadina sempre suggestiva, ma particolarmente importante per la naturale associazione al tema delle religioni dopo i tre grandi eventi inaugurati con la memorabile preghiera del 1986 voluta da Giovanni Paolo II, questa sensibilità non può mancare.
La Chiesa sa quanto importante sia la cultura per far fronte allo scollamento della “società liquida” attuale, e sa altrettanto bene che servono riflessioni speciali per dipanare alcuni nodi dell’attuale situazione mondiale. Pare strano, ma proprio dentro le aule, più che nei Parlamenti; proprio dentro i centri culturali e di studio, più che nella diplomazia o attraverso il mercato, si sedimenta il futuro della convivenza umana.
In un tempo in cui tutto sembra rientrare nell’ottica della tecnologia e del suo progresso, stagione in cui l’uomo, forte delle strumentazioni che apparentemente agevolano la sua vita, inconsapevolmente ne è addirittura schiavo, la Chiesa ha chiara la sfida culturale e di nuovo umanesimo, e tiene alta l’attenzione sulla necessità della preparazione e dell’aggiornamento permanente.
Proprio per rispondere organicamente a questa che è la vera sfida dell’oggi, l’Istituto teologico dà vita a partire da quest’anno a un’iniziativa nuova: su richiesta della Commissione presbiteriale regionale, approvata dalla Conferenza episcopale, viene proposto un corso di aggiornamento indirizzato particolarmente a presbiteri e diaconi umbri, ma aperto a tutti coloro che desiderano partecipare.
Le lezioni costituiscono un approccio multidisciplinare al tema della misericordia, vista la sua attualità ecclesiale. Appannaggio biblico antico e neotestamentario saranno preparati da una riflessione d’apertura e faranno seguire solide valutazioni teologiche. È un modo interessante di stare al passo con l’agenda della Chiesa, ma anche di promuovere e produrre cultura nella forma propria dell’istituzione accademica.
Come in tutti gli anni, coloro che avvertono il bisogno di approfondire le proprie conoscenze di fede o sentono lo stimolo di ampliare le proprie conoscenze, ricevendo aggiornamenti interessanti, possono trovare nella varietà delle proposte di corsi una risposta senz’altro adeguata. Fra tante altre possibilità esiste anche quella di iscriversi come liberi uditori a singoli corsi per un “assaggio” che non si rivelerà infruttuoso.
A chiusura di questa riflessione nella quale si è tornati più volte a ripetere l’importanza della formazione e della cultura per vivere nell’attuale e problematica stagione post-moderna, solo un richiamo alle due specializzazioni offerte dall’Ita.
La prima concerne la Teologia fondamentale. Nata dopo Assisi ’86, questa specializzazione ha maturato un’identità propria e propone – in parallelo a riflessioni sulle religioni, il dialogo, l’ecumenismo, la post-modernità – corsi strutturati per approfondire la conoscenza dei fondamenti del cristianesimo. Infatti chi desidera aprirsi al “diverso” e alle nuove sfide può farlo a partire da una chiara autocoscienza e avendo precisi punti fermi. Lo studio di Fede, Rivelazione, Tradizione, Scrittura e Magistero sono così un punto di forza di questa area accademica.
La seconda specializzazione che trova in Assisi il suo luogo naturale riguarda gli studi francescani. Fonti, strumenti, storia, teologia francescana sono fatti materia di approfondimento e studio soprattutto per coloro che intendono approfondire la conoscenza di questo specialissimo carisma.
L’augurio è che sempre più persone, conoscendo l’Istituto teologico e l’alto profilo culturale delle attività che vi si svolgono, possano avvalersi con profitto di corsi, aggiornamenti e fruire di altri eventi culturali.