“Giornate Fai d’autunno” anche in Umbria dal 12 al 13 ottobre

Il borgo di Macerino ad Acquasparta

 

Dal 12 al 13 ottobre anche l’Umbria sarà coinvolta nelle Giornate Fai d’autunno, l’iniziativa che in tutta Italia toccherà 260 città che saranno coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi del Fai – Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva a ottobre.

Le Giornate sono promosse dai Gruppi Fai Giovani, che anche per quest’edizione hanno individuato itinerari tematici e aperture speciali che permetteranno di scoprire luoghi insoliti e straordinari in tutto il Paese.

In programma Itinerari a tema, da percorrere per intero o in parte, che vedranno l’apertura di palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, bunker e rifugi antiaerei, botteghe artigiane, musei e interi borghi.

Le Giornate FAI d’Autunno sono, quindi, l’opera collettiva dei ragazzi del Fai, il risultato della forza delle nuove generazioni, simbolicamente incarnata in quel giovane che, duecento anni fa, a ventun anni, scrisse i versi immortali dell’Infinito: Giacomo Leopardi. Per questo l’edizione 2019 è dedicata a lui e alla sua poesia.

Ogni visita prevede un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Durante le Giornate Fai d’Autunno in via eccezionale anche i Beni Fai saranno accessibili a contributo facoltativo. Per gli iscritti Fai e per chi si iscriverà per la prima volta – a questi ultimi sarà dedicata la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno riservate aperture straordinarie, accessi prioritari, attività ed eventi speciali in molte città. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it dal 1° al 20 ottobre.

Tra gli itinerari tematici e i luoghi più interessanti in Umbria

PERUGIA
Sede storica Perugina

Durante le Giornate FAI d’Autunno 2019 sarà eccezionalmente visitabile la prima sede della Perugina – utilizzata a inizio Novecento fino al trasferimento a Fontivegge, avvenuto nell’estate del 1915 – da cui è iniziata la storia della famosa azienda dolciaria. Un’occasione unica per scoprire un luogo rimasto chiuso per oltre un secolo, ma che conserva ancora al suo interno alcuni degli strumenti originali e i locali di lavoro di un tempo, in grado di raccontare le origini di un’industria oggi conosciuta in tutto il mondo.

PANICALE (PG)
Santuario di Mongiovino

Il Santuario della Madonna di Mongiovino, con la sua grande cupola e il campanile, sorge in località Tavernelle, frazione di Panicale e domina la valle del Nestore e il borgo di Mongiovino Vecchio. Fu progettato dall’architetto Rocco da Vicenza nel 1524, in seguito all’approvazione da parte di Leone X di eventi prodigiosi che si sarebbero manifestati alla pastorella Andreana. La pianta della chiesa è a croce greca: all’interno, decorato in stile corinzio, quattro pilastri e le volte sostengono la cupola.

Tra gli scalpellini che lavorarono nel cantiere si ricordano, tra i più significativi, Bernardino da Siena e Lorenzo da Carrara. Gli affreschi sono attribuiti al Pomarancio, a Orazio Alfani, a Pierluigi da Perugia e a pittori fiamminghi quali, Heindrick van den Boroeck e Jan Wrage. Nel 2018 il Santuario è stato votato da 4.117 persone in occasione della nona edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, promosso dal FAI e da Intesa Sanpaolo.

FOLIGNO (PG)
Deposito delle Locomotive Storiche della Fondazione F.S., un suggestivo viaggio nel mondo delle locomotive storiche

Dalla carrozza reale con cui Re Vittorio Emanuele III effettuava i suoi spostamenti al primo prototipo del Frecciarossa. La straordinaria apertura del Deposito delle Locomotive Storiche della Fondazione F.S. di Foligno permetterà al pubblico di scoprire importanti vicende e avvenimenti del passato grazie ad alcuni dei treni che hanno fatto la storia d’Italia, lì esposti. E non solo: in occasione delle Giornate FAI d’Autunno 2019 si potranno ammirare anche alcuni plastici con trenini d’epoca e i visitatori potranno tornare bambini e veder fumare una vecchia “caffettiera” dell’Ottocento.

ACQUASPARTA (TR)
Borgo di Macerino

Le Giornate FAI d’Autunno 2029 proporranno la visita a Macerino, un’immersione nel Medioevo tra le case e le vie del piccolo borgo che ora è praticamente disabitato nei mesi invernali e vive solo nel periodo estivo, soprattutto attraverso il turismo di provenienza perlopiù inglese e danese.

Edificato in pietra locale su una collina a 660 metri dal livello del mare e recentemente restaurato, Macerino affonda le sue radici in epoca romana, come testimonia il ritrovamento di un sarcofago paleocristiano del IV secolo d.C., oggi conservato presso il Museo Civico di Spoleto.

La prima notizia storica risale al 1093, quando il borgo era capitale delle terre Arnolfe, al centro del territorio dei monti Martani, sulla strada di comunicazione tra Acquasparta e Spoleto e aveva giurisdizione sui vicini Colle Aiano, Fogliano, Villa Campi e Villa Paganica.

Circondato da mura, ancora ben conservate, con quattro torri angolari, nel XVI secolo vi fu costruito un Palazzo della Comunità, Palazzo Massarucci, tuttora esistente, fronteggiato da una piazzetta dotata di pozzo. Di grande pregio la Pieve di San Biagio (XI secolo), di fronte al palazzo, a due navate e arricchita da affreschi del XVI secolo; la Chiesa di San Giovenale, presso il cimitero, con affreschi del XVII secolo e un affresco di San Francesco in estasi di scuola umbra (XIII secolo); Chiesa della Madonna del Fiore (1670), fuori dalle mura.

Per informazioni: https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti?regione=UMBRIA

Verificare sul sito quali sono i luoghi aperti dal Fai, gli aggiornamenti su modifiche di orari, eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse e la possibile chiusura anticipata delle code in caso di grande affluenza di pubblico.