Anche le spiegazioni delle guide nel parco dell’Istituto Serafico sono impregnate di affetto. Questo non è un luogo qualsiasi: è il giardino della “cattedrale umana di Assisi”, come ama ripetere il vescovo Goretti. In due stand sono esposti gli oggetti realizzati dai giovani con la collaborazione degli educatori: dipinti, tavolette colorate trasformate in orologi, fermacarte, posacenere, cestini in vimini, una tenda originale soffice e funzionale… Chi passa in rassegna il diario delle attività svolte annota le visite esterne dei ragazzi: presso un frantoio, un orto botanico, una fattoria, un mulino… ogni occasione corredata da relativa documentazione fotografica. Il personale addetto ai vari settori ha dovuto affrontare disagi per garantire ai giovani ospitalità, assistenza, riabilitazione, istruzione, condizionato dallo spazio limitato di un villaggio-container che, dopo il terremoto, ha costituito, come noto, l’alternativa alla sede originaria. A breve scadenza sarà riconsegnata un’ala di tale edificio; entro il 2003 dovrebbe essere completato il recupero edilizio, il cui costo complessivo si aggira intorno ai 20 miliardi di lire, di cui circa 12 garantiti dal pubblico finanziamento. E i rimanenti? Devono essere cercati, attraverso iniziative e con una azione di sensibilizzazione. La visita guidata induce a entrare nelle due case-famiglia destinate a nuclei di ospiti autosufficienti; oltre un brevissimo tratto di strada mattonata si allunga il maneggio, particolarmente attivo e producente sotto il profilo terapeutico. Due cavalli stazionano davanti a un casolare che attende di essere ristrutturato; intenzione o aspirazione o sogno: farne una dimora per quei soggetti che, terminato il percorso riabilitativo, non dispongono di uno stabile punto di riferimento. Sarebbe folle abbandonarli, rimarca il direttore sanitario Luigi Migni che aggiunge un’osservazione sul rapporto tra giovane e famiglia: “Il nucleo familiare non dispone né di mezzi tecnici né del personale cui il soggetto da riabilitare è abituato, sì che lo stesso, pur vivendo accanto ai congiunti, non avverte la necessaria protezione. Il processo riabilitativo che, in certi casi, si prolunga per anni, se interrotto a lungo, si vanifica”. La visita guidata permette di conoscere l’area destinata al “parco sensoriale” il cui progetto è stato recentemente offerto dal Lions Club di Assisi: l’elaborazioone curata dallo studio dell’ingegner Luigi Messina prevede un itinerario che si snoda su tre tornanti per una lunghezza complessiva di circa 500 metri, percorribile dal non vedente anche in autonomia, grazie a sensazioni tattili e alla stimolazione di rumori e profumi. La gente gode dello scampanio che nel cielo imbronciato di questo sabato 6 luglio si diffonde dalla basilica di San Francesco, mentre le educatrici in camice bianco accompagnano i ragazzi lungo il viale o li accudiscono nei piccoli prati o divertono i più piccini con le altalene. L’arrivo del versatile attore Stefano Masciarelli e poco dopo della simpatica Valentina Locchi raccoglie e vivacizza la folla degli intervenuti. L’artista e la madrina della serata si scambiano battute. Valentina e la sua famiglia, rappresentata dalla madre e dal padre Renato sindaco di Perugia, conoscono bene il Serafico, ma chi ha portato da queste parti l’esuberante Stefano? Anche lui ha un contatto con l’Istituto, mediato dall’amicizia che lo lega a Umberto, i cui figli sono qui ospiti. Il presidente Guido Iacono introduce la nomina ad ambasciatori di alcuni validi benefattori. E proprio Valentina viene designata dal vescovo Goretti quale primo ambasciatore dell’Istituto Serafico con la consegna dell’attestato e della medaglia: Valentina, che con riferimento alla personale esperienza, puntualizza per i non vedenti l’esigenza della cultura piuttosto che la pietà. Impossibile citare i vari ambasciatori: tra costoro anche il ministro delle Pari opportunità on. Stefania Prestigiacomo che nella forzata assenza ha inviato una lettera e il delegato dott. Toma. Si notano il vicario diocesano mons. Orlando Gori che esercita presso l’Istituto la funzione di vicepresidente, il custode del Sacro Convento padre Vincenzo Coli, padre Nicola Giandomenico, gli amministratori del Comune di Assisi. La festa si dipana tra musica, canto e spettacolo; un “mercante in fiera” gestito dall’animatore degli “Amici del Serafico” Angelo Valentini nei panni del “frate cercatore”; l’estrazione dei premi offerti dagli sponsor. E si spegne, già con un senso di nostalgia, quando i giovani, accompagnati, ritornano negli alloggi “transitori”. Se ne va anche Stefano Masciarelli che, per il Serafico, ha “licenziato” con brevissima pausa la compagnia teatrale, interrompendo le prove dell’Anfitrione di Plauto, la cui prima nazionale è fissata per il prossimo 19 luglio. Lo vedremo anche a “Domenica in”.
Giornata di festa e visita guidata alle due case-famiglia
Entro il 2003 dovrebbe essere completato il recupero edilizio dell'Istituto
AUTORE:
Francesco Frascarelli