Il mondo sta cambiando. In pochi anni si sono registrati mutamenti repentini che hanno cambiato tutto il modo di vedere e di intendere il mondo. Ma come si può arrivare a pensare ad una governance del mondo che sia sostenibile? E quale ruolo possono avere le giovani generazioni in questo cambiamento? Sono questi i temi affrontati da Daniele Mancini, ambasciatore italiano presso la Santa Sede nel corso della sua lectio magistralis dal titolo “Un patto tra le generazioni per una governance mondiale sostenibile” che si è tenuta lunedì 21 marzo all’Università per Stranieri.
“Quella dell’essere umano – ha spiegato Mancini – è una cavalcata eccezionale ma senza governance non c’è direzione”. Ed è qui che le nuove generazioni devono fare la propria parte per arrivare a costruire una società globale che sia però rispettosa dell’ambiente e dell’uomo. Il concetto di generazione, tuttavia, è sempre particolare. “Fa effetto – ha aggiunto Mancini – pensare che dalla comparsa dell’homo sapiens siano passate sulla terra 5mila generazioni e che dall’epoca di Gesù, in duemila anni, quindi, ne sono passate appena 60”. Sicuramente, i cambiamenti maggiori si sono avuti negli ultimi due anni, grazie all’avvento delle nuove tecnologie e grazie anche ad un diverso modo di vivere il commercio con la globalizzazione dei mercati. Anche il concetto di “supremazia” tra gli Stati è stato sovvertito. Fino alle fine del ‘900 la supremazia americana è stata indiscussa. Successivamente, con l’avvento del Duemila si pensava ad una diversa concezione del mondo, con la sovranità che sarebbe inevitabilmente passata ad altre nazioni. Si pensava alla Cina, all’India. Non è stato così. Si è arrivati, invece, ad un mondo senza alcuna supremazia.
“I cambiamenti del mondo – ha spiegato Mancini – impongono una nuova mappa mentale che ci aiuti ad indirizzare decisioni che divengono sempre più urgenti al fine di rendere possibile la realizzazione di uno sviluppo sostenibile a livello globale. Affinché ciò avvenga, è necessario definire un grande patto intergenerazionale e assicurare salde basi etiche all’irreversibile processo della globalizzazione”. Questo è stato il tema dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. “In questo documento il Papa impone anche la riconciliazione con l’ambiente e fornisce tre principi per affrontare al meglio i cambiamenti: solidarietà, giustizia e partecipazione”.
E qui entrano in gioco i giovani. “Siate i protagonisti – ha concluso Mancini parlando ai ragazzi intervenuti, tra cui molti di nazionalità cinese – di questa società e rifiutate l’individualismo. Date importanza al concetto di solidarietà. Apprendete dai fallimenti, sia vostri che delle generazioni passate e assumetevi i vostri rischi. Inoltre coltivate al meglio i vostri talenti perché il futuro è aperto a tutti”.
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