Generazioni a confronto

Gualdo Tadino. Visita del Vescovo, in concomitanza con “Domeniche in... famiglie”

Un gruppo, completamente formato da laici, che riflette, in base all’esperienza personale di ciascuno dei suoi membri, sul ruolo educativo dei genitori, confrontandosi sulle migliori strategie da usare per raggiungere lo scopo che ogni genitore si prefigge: far crescere il proprio figlio felice, tranquillo, pieno di valori positivi. È questa l’esperienza “Domeniche in… famiglie”, promossa dall’unità pastorale di Gualdo Tadino, che ha avuto inizio domenica scorsa, 14 novembre, alle 15.30, presso l’istituto salesiano San Roberto e che ha visto protagonisti, per il momento, una cinquantina di genitori dei ragazzi che frequentano i gruppi ecclesiali gualdesi, fra cui l’Azione cattolica e l’Agesci, e i vari gruppi di catechismo. Una serie d’incontri, a cadenza mensile, fatti apposta per i genitori e congegnati in modo che i figli possano giocare ed essere intrattenuti da educatori, mentre gli adulti discutono e si confrontano. Non un semplice corso tenuto da un esperto, come già tante volte organizzato in passato, ma un learnig team, nel quale l’esperienza di ciascuno, che è preziosa in sé e in relazione a quella degli altri, fa scuola. L’inizio dell’esperienza, già promossa in passato in altre località della nostra diocesi, è stata fatta appositamente coincidere con la visita pastorale del vescovo diocesano, mons. Domenico Sorrentino, che ha celebrato, alle 18, presso la basilica con cattedrale di San Benedetto la solenne messa per l’inizio dell’anno liturgico, durante la quale è avvenuta la cerimonia della consegna della Bibbia ai futuri ministri della parola della vicaria di Gualdo Tadino. Per i catechisti, invece, rinnovato del mandato di educare alla fede, “altro compito di basilare importanza che si affianca a quello, già di per sé, enorme che è l’essere padri e madri” ha osservato mons. Sorrentino, ovviamente felicissimo – come in ogni occasione in cui il numero di giovani supera quello degli adulti – tanto che, nell’omelia, ha sottolineato ancora la gioia con cui, in ogni occasione, torna a Gualdo Tadino. Basilica gremita, in effetti, e finalmente piena di giovani e di vivacità, con il gruppo di canto interparrocchiale che ha animato la celebrazione e sottolineato i momenti salienti con il suono di ben sei chitarroni, di quelli che fanno storcere il naso al clero più conservatore, ma non al Vescovo, per fortuna, né ai non pochi sacerdoti gualdesi presenti alla celebrazione.

AUTORE: Pierluigi Gioia