Presso il Centro servizi S. Spirito si è svolto il preannunciato “forum degli interessi locali”, un’iniziativa riproposta, dopo quella di due anni fa, dall’Amministrazione comunale per radunare intorno ad uno stesso tavolo enti pubblici, operatori, istituti di credito e coinvolgerli sinergicamente in un progetto teso a garantire alla città ed al territorio ulteriori occasioni di crescita e di sviluppo. Una iniziativa importante che ha registrato significative partecipazioni. E’ intervenuto anche l’industriale marchigiano Bruno Garbini che ha confermato le indiscrezioni dei giorni scorsi: Gubbio tra le città candidate ad ospitare un insediamento produttivo, sempre nel settore agroalimentare, con una robusta ricaduta occupazionale, che vede coinvolte, con la “Garbini”, “Ancopesca” di Ancona e “Mazzarini” di Jesi. La candidatura di Gubbio, ha sottolineato Garbini, nasce da una serie di considerazioni che chiamano in causa l’affinità territoriale e tradizionale, oltre al “nome” che il territorio eugubino ha saputo conquistarsi nel mondo turistico-culturale con riflessi positivi a livello di veicolazione del prodotto stesso. “Le premesse sono interessanti – ha sottolineato Garbini – ma il progetto è ancora in fase di studio. Ne abbiamo comunque già parlato con il Sindaco”. Proprio Ubaldo Corazzi all’inizio ha ricordato e riepilogato l’impegno del Comune nel settore della crescita e dello sviluppo, nel rispetto dell’ambiente e dei suoi valori storico-artistici. In sede di dibattito, numerosi gli interventi; da segnalare quello del presidente di Sviluppumbria Calogero Alessi che ha confermato l’impegno dell’istituto di garantire il proprio apporto sulla base di un protocollo d’intesa che guardi anche ai territori confinanti. Il prof. Giambaldo Belardi, esperto del territorio, ha sviluppato una interessante relazione nel corso della quale, accanto a problemi di programmazione correlati alle nuove strategie, nel contesto di una crescita indiscussa, ha fornito anche dati sulla “disoccupazione” una delle “sfide che abbiamo di fronte”. “Il Comune di Gubbio – ha dichiarato Belardi – ha fatto registrare un sensibile calo negli iscritti alle liste di collocamento, passati dai 4.000 circa del dicembre 1998 ai 3000 circa del dicembre 2000, di cui quasi 2000 donne e 1000 uomini. A livello circoscrizionale si è passati dai 6317 iscritti del dicembre 1998 ai 4853 del dicembre 2000” con un tasso grezzo di disoccupazione (rapporto tra iscritti e popolazione tra i 15 ed i 64 anni dei sette comuni della circoscrizione) al 31.12.2000 del 12.3%, inferiore a quella di città consimili. Il prof. Belardi ha aggiunto: “Anche se i dati sono migliorati, la disoccupazione è una emergenza che deve preoccupare tutti; a Gubbio è di difficile soluzione essendo intellettuale, giovanile e femminile.
Forum degli interessi locali: proposte per garantire alla città un maggiore sviluppo
AUTORE:
g.b.