In un incontro promosso dalla diocesi di Foligno, il 10 gennaio scorso, mons. Riccardo Fontana, arcivescovo della diocesi Spoleto-Norcia e delegato della Conferenza episcopale umbra per la Pastorale giovanile, ha illustrato la nuova Legge regionale sugli oratori che riconosce il ruolo istituzionale della Chiesa umbra nell’educazione dei giovani. Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, la legge n. 28 del 20 dicembre 2004, attua la legge nazionale n. 206/2003 (Legge Buttiglione) che per la prima volta riconosce la funzione formativa degli oratori e fissa due principi fondamentali: l’esonero per gli oratori dal pagamento dell’Ici e la possibilità che gli enti pubblici concedano alle realtà oratoriali beni mobili e immobili, attribuendo ogni competenza alle Regioni. ‘Su queste basi ‘ ha detto mons. Fontana ‘ nasce la Legge 28, fortemente voluta dai vescovi dell’Umbria, che da tempo chiedevano un simile intervento istituzionale. Un testo breve, concreto ed efficace, che ha ripagato quanti di noi si sono spesi personalmente per scrivere ed ottenere una legge innanzitutto morale, che riconosce valori comuni e legittima il ruolo educativo svolto dalla Chiesa’. La Legge regionale è composta da quattro articoli e si fonda su due punti fondamentali: il riconoscimento e la valorizzazione della funzione sociale, educativa e formativa svolta dalle parrocchie e dagli istituti religiosi cattolici attraverso gli oratori, nella formazione dei giovani; la titolarità delle diocesi dell’Umbria e degli istituti religiosi cattolici, che svolgono attività oratoriale, ad essere consultati nell’elaborazione delle linee di programmazione, organizzazione e gestione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali, con particolare riguardo alle tematiche riferite ai giovani. Ma il nodo fondamentale è la possibilità, per le suddette realtà ecclesiali, di sottoscrivere con i Comuni accordi di programma che regolano l’attuazione della legge, secondo le priorità individuate nei vari ambiti territoriali. Sono inoltre previsti cinque tipi di finanziamento, relativi allo svolgimento di funzioni sociali ed educative; all’allestimento di centri ricreativi e sportivi; a percorsi di recupero a favore di soggetti a rischio di emarginazione sociale, di devianza giovanile e di disabilità; alla manutenzione e al riadattamento di immobili adibiti a luoghi d’incontro per i giovani; a percorsi di formazione sociale per supportare le attività oratoriali. ‘È la vittoria di tutti i parroci ‘ ha commentato mons. Fontana ‘ e il giusto riconoscimento dell’oratorio come centro di educazione all’identità cristiana e luogo di crescita in umanità, che auspica la partecipazione di tutta la comunità’. ‘La legge ‘ ha aggiunto l’Arcivescovo ‘ è stata accolta con grande entusiasmo dalle otto Chiese dell’Umbria e risponde perfettamente alle esigenze e al fermento delle numerose realtà oratoriali presenti nella Regione’. All’incontro, cui hanno partecipato operatori provenienti dalle varie realtà ecclesiali dell’Umbria, hanno preso parte anche il sindaco del Comune di Foligno Manlio Marini e il rettore del Seminario regionale di Assisi, don Nazzareno Marconi. Ha concluso il dibattito il vescovo della diocesi di Foligno mons. Arduino Bertoldo che ha sottolineato la necessità di ‘costituire unità educative concrete e attuali in cui Chiesa, società e famiglia lavorino insieme a favore dei giovani, scommettendo su di essi e sul loro futuro’.
Formare i giovani: la sfida dell’oratorio
Mons. Fontana ha illustrato la nuova legge regionale sugli oratori
AUTORE:
Fabiola Gentili