Dalla sua nascita, avvenuta nel 1992, ad oggi la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia ha erogato contributi per 172 milioni di euro per beni e iniziative culturali, per la salute, la scuola, la ricerca scientifica, l’assistenza agli anziani e il volontariato. Di questi, più di 11 milioni sono stati concessi nel 2012. “Si può affermare – ha detto il presidente Carlo Colaiacovo illustrando il bilancio dell’ultimo esercizio – che la Fondazione è divenuto un attore strategico per lo sviluppo locale” e che senza il suo sostegno “le attività in campo scientifico-sanitario e in quello dei beni culturali avrebbero avuto negli ultimi 20 anni uno sviluppo diverso da quello che hanno conosciuto nella realtà”. Questo per la Fondazione è anche “una grande responsabilità. Nonché – ha aggiunto – una forma di impegno che intendiamo onorare anche negli anni a venire, continuando ad avere come nostro obiettivo e orizzonte il benessere collettivo e la crescita economica, culturale e civile del nostro territorio di riferimento”. In un momento “segnato dal perdurare di una grave situazione di stallo economico” la Fondazione – ha detto Colaiacovo – ha attuato “una gestione, se possibile, ancora più oculata e attenta” del suo patrimonio, riuscendo però a mantenere nella sostanza anche nel 2012 il livello di erogazione dei contributi. Senza “disperderli sul territorio, abbiamo comunque cercato di andare incontro alle più diverse esigenze e richieste, selezionandole in base ai criteri dell’efficacia, del rigore, dell’originalità e del rispetto di interessi e valori collettivi”. Nel 2012, rispetto all’anno precedente, sono aumentate del 1,4% le risorse che la Fondazione ha destinato al sociale (425 mila euro per volontariato-filantropia, beneficenza e 450 mila per l’assistenza agli anziani) e dell’1,1% quelle per la sicurezza pubblica (120 mila euro) con un progetto per l’installazione per le strade di Perugia di telecamere e di un sistema di videosorveglianza con tecnologie particolarmente avanzate. Il grosso delle risorse – anche se complessivamente sono state tagliate del 2,5 per cento rispetto al 2011 – è però andato agli altri cinque settori di intervento: arte, attività e beni culturali (quasi 3 milioni); ricerca scientifica e tecnologia (poco più di 3 milioni); salute pubblica (2 milioni 350 mila euro); educazione e istruzione (un milione 300 mila euro); sviluppo locale (800 mila euro). Per quanto riguarda le attività culturali, la Fondazione nel 2012 ha sostenuto tra l’altro la grande mostra dedicata alle opere di Luca Signorelli, l’Accademia di belle arti di Perugia, la stagione degli Amici della musica, la Sagra musicale umbra, Umbria Jazz e il Teatro stabile dell’Umbria. Nel settore della sanità è stato donato all’ospedale perugino di Santa Maria della Misericordia un sistema di tomoterapia elicoidale per la diagnosi e cura dei tumori che è uno dei pochi esistenti in Italia e in Europa. Per la prima volta, nel 2012 la Fondazione ha destinato la fetta più consistente dei suoi contributi (più di 3 milioni) alla ricerca scientifica e tecnologica, finanziando progetti di ricerca e attivando contratti per giovani studiosi. “La ricerca infatti – ha sottolineato Colaiacovo – è un fattore strategico di sviluppo per il nostro Paese”. Seicentomila euro sono stati invece destinati allo sviluppo dell’aeroporto dell’Umbria, considerato – anche questo – strategico per il turismo e la crescita economica della regione.
Microcredito
Il presidente Carlo Colaiacovo si è anche soffermato sull’importanza del progetto “Microcredito” avviato nel marzo 2012 d’intesa con la Caritas, la Banca di credito cooperativo di Mantignana e Unicredit banca. Eroga prestiti di piccola entità a persone e famiglie bisognose (fino a 5.000 euro) e a piccole aziende in difficoltà (fino a 10.000) nei Comuni di Perugia, Corciano e Torgiano. Il fondo di garanzia dispone di 600 mila euro. Finora sono giunte 169 richieste di persone (più della metà sono donne) che devono affrontare spese mediche o che non hanno soldi per pagare l’affitto, le bollette o le tasse scolastiche. Di queste ne sono state accolte 76. Sette sono invece le richieste accolte di imprenditori per l’apertura di nuove aziende o per saldare spese aziendali. Complessivamente, sono stati erogati prestiti per 283 mila euro.