Finché non diventi un carciofo

Che diranno i posteri della nostra totale acquiescenza di fronte alla prevaricazione della pubblicità? Per carità, la pubblicità è uno dei motori primari dell’economia moderna, ma io non parlo della pubblicità in sé, bensì della prevaricazione della pubblicità, e della nostra acquiescenza di fronte ad essa. Ci prendono per imbecilli. Dietro la loro improntitudine mediatica si delinea un pensiero robusto, o per lo meno deciso, dietro il taglio di quelli che, in omaggio alla sua ironia da Gatto Mammone, Maurizio Costanzo chiama “Consigli per gli acquisti” s’intravede una filosofia riassumibile nel motto: “Dàgnine giò” (come dicono a Città di Castello) “ch’èn tòtti cretini!!”. Ci contano, sulla nostra imbecillità. Ricordate: anni fa, la pubblicità di Denim, il dopobarba della seduzione garantita? Nell’atto di finire di radersi, appariva sul piccolo schermo uno di noi tabozzoletti che popoliamo il mondo senza speranza che qualcuno noti la nostra presenza, e si vedeva spuntare dall’alto della sua spalla destra una mano femminile anonima, unghia laccate, sicuramente all’altro estremo c’era una di quelle attrici che a 70 anni hanno ancora mani da Venere del Botticelli (attente come sono state a far lavare i piatti sempre a qualcun altro); la mano si allungava, seduttiva come il serpente amico di Eva, attraverso il petto dell’uomo, e una voce imperiosa scandiva: “Denim: il dopobarba dell’uomo che non deve chiedere. Punto. Mai. Punto”. E il tapino…: l’unica donna che in vita sua aveva conquistato era stata la compagna di banco della II elementare, quando, 52 anni prima, gli aveva fatto una carezza sui capelli in cambio di 12 tavolette di cioccolato; adesso lui sentiva crescere dentro di sé, moderatamente bestiale, l’urlo di King Kong con la donna patinata nella manona. Oggi Expert ti ripete alla radio 32 volte al giorno che con 94 euro al mese puoi avere a tamburo battente un televisore a schermo ultrapiatto, talmente ultra, talmente piatto che puoi vederlo anche da dietro. Bastano 94 euro al mese e quel prodigio della moderna sottigliezza è tuo. 94 euro al mese. Quando ero un giovane prete che si occupava di giovani, una sera capita nel bel mezzo di una riunione uno dei più salaci ragazzi del gruppo. Trafelato, a me: “Hai visto? Sai, la Cynar, quella che produce aperitivi a base di carciofo?”. Io: “Embè”? Lui: “Embè, la Cynar, a chi s’impegna a comperare una bottiglia di aperitivo ogni settimana, gli regala subito una Fiat 500!!” Io, riflettendo, serio: “Una bottiglia la settimana… E fino a quando?”. Lui, trionfante: “Fino a quando non diventi una carciofo!” Corale la risata. Signoruccio mio, come sono antipatici i giovani ridanciani!! Ma non avrei mai immaginato che un giorno (oggi) nessuno tra coloro che nuotano, o forse galleggiano, nell’Oceano della Pubblicità formulasse l’ipotesi di diventare prima o poi un carciofo.