Quest’anno la prossima festa dei santi patroni Florido e Amanzio riveste una particolare solennità per la conclusione dell’Anno floridano proclamato dal Vescovo l’anno scorso 1999 alla stessa data. Per venire incontro ai sacerdoti che desiderano preparare la festa e ai tanti fedeli che ci hanno richiesto notizie sulla vita di Florido e Amanzio pubblichiamo su questa pagina un po’ di storia dei due santi. San Florido nacque nel 520. Morì il 13 novembre del 599. Nacque a Città di Castello, l’allora Tiferno Tiberino. Della sua adolescenza si sa che si applicò allo studio delle lettere umane e della teologia. I genitori morirono presto. Tutta l’eredità che gli lasciarono fu l’amore a Dio e l’obbedienza alla Chiesa. Il Vescovo lo promosse ai vari gradi ecclesiastici fino ad essere Diacono. Si era verso il 542. Poco dopo Città di Castello fu cinta d’assedio dalle truppe di Totila, il terrore di quei tempi. Florido assieme ai suoi compagni Amanzio e Donnino, fuggì a Perugia. Qui si fece apprezzare dal vescovo Ercolano che lo ordinò sacerdote. Il primo miracolo San Florido lo fece nel 544 nel villaggio di Pantalla, in quel di Todi, dove con la preghiera riuscì a guarire un energumeno, in preda allo spirito maligno. Intanto anche Perugia, assediata per sette anni,cedette per fame. Ercolano fu ucciso. Tornò finalmente un po’ di pace… Anche Florido tornò a Città di Castello che trovò distrutta. Pianse Florido a vedere come era ridotta la sua Patria. Ma ben presto si asciugò le lacrime e con i concittadini superstiti edificò ,una fortezza sopra le rovine della città. Piano, piano la città risorse,si ingrandì. Le case, le chiese furono ricostruite. Bisognava rifare anche un vescovo che nel frattempo era morto. Il Papa Pelagio accolse la preghiera dei cittadini e Florido fu vescovo. Fu un Vescovo che non cessava di predicare la Parola. Fu giusto e caritatevole. Fu amico di Gregorio Magno che ne ne lodò nei suoi scritti la santità. Compì alcuni miracoli. il 599 fu l’ultimo anno della sua vita,morì nel 13 novembre di quell’anno. Morì a Pieve de’ Saddi. Fu assistito da tre vescovi, uno dei quali Lorenzo, vescovo di Arezzo. Anche sant’ Amanzio era di Tiferno Tiberino come san Florido e fu suo contemporaneo. Fu anche suo grande amico, confidente e collaboratore. Era sacerdote. Con san Florido e san Donnino si rifugiò a Perugia. Con essi ritornò e lavorò assiduamente per la ricostruzione della città. Uomo di grande semplicità e di grande preghiera aveva il carisma dei miracoli. Sant’Amanzio morì poco dopo la morte di Florido nell’anno 600 o poco più tardi.
Festa di san Florido e sant’Amanzio a conclusione dell’anno floridiano
Messa pontificale presieduta da mons. Giuseppe Chiaretti, mons. Marinelli e mons. Bassetti
AUTORE:
D.A.N.