Festa della Chiesa diocesana senza il tradizionale pellegrinaggio per l’inagibilità, a causa di lavori in corso, delle vie adiacenti alla cattedrale di San Rufino. La festa, svoltasi domenica 23 ottobre – all’inizio dell’anno pastorale e a conclusione dell’assemblea diocesana (14-15 ottobre), come rimarcato dal vicario generale mons. Orlando Gori – pur depauperata della fase orante attraverso la città, si è comunque arricchita di una ordinazione presbiterale proprio in coincidenza con la dedicazione della stessa cattedrale. Tra le ampie navate si sono raccolti sacerdoti, religiosi, seminaristi, operatori laici, fedeli, parenti ed amici di Ferdinando Dell’Aquila che ha intrapreso il cammino della vita consacrata: un altro giovane, come il dinamico parroco don Cesare Provenzi, che ha ospitato la cerimonia dedicata a Ferdinando Dell’Aquila. Nato a Cirò Marina in provincia di Crotone il 1’novembre 1972, Ferdinando ha frequentato la facoltà di Economia e Commercio presso l’Università di Perugia. Dopo il terremoto del 1997 si è distinto come volontario in servizio alla Caritas in Casebasse di Nocera. Forse in questa zona materialmente devastata ed umanamente prostrata è scattato l’impulso e il desiderio di una vita diversa. Affrontava quindi un anno di propedeutica nella parrocchia di Petrignano. Nel Seminario regionale, seguiva l’intero corso teologico; attualmente si sta specializzando in Teologia dogmatica presso la Pontificia università Gregoriana di Roma. Nel corso della concelebrazione – accompagnata dalla Cappella musicale di San Rufino e dalla Corale Assisincanto dirette da don Giuseppe Biselli e dal maestro Sambuco – il vescovo Goretti ha sottolineato le indicazioni scaturite dalla recente e già citata assemblea diocesana, riaffermando la validità della fede come fonte ispiratrice dell’esistenza personale e comunitaria e manifestando preoccupazione per tanti giovani che, frastornati, imboccano strade sbagliate o tentano di riempire il vuoto interiore con la partecipazione a manifestazioni massificanti. All’omelia del vescovo sono seguiti i suggestivi riti dell’ordinazione. Ferdinando diventava così don Ferdinando, cui è stato per ora conferito l’incarico di collaborare come vicario nelle parrocchie curate da mons. Girolamo Giovannini. ‘C’è più gioia nel dare che nel ricevere’. Con questa dichiarazione il presbitero ci ha rivelato la sua emozione: ‘Ho avvertito stupore verso la Parola di Dio, al cui servizio mi dono con responsabilità ed entusiasmo e la ferma volontà di aiutare il prossimo’.
Ferdinando diventa Don
A San Rufino festa della Chiesa diocesana senza il pellegrinaggio lungo le vie, causa lavori in corso
AUTORE:
Francesco Frascarelli