Far interrogare i giovani sul senso della loro vita

Missione giovanile dei seminaristi

E’ iniziata con il ritiro spirituale presso l’abbazia di San Felice di Narco la missione giovanile, animata dai seminaristi del pontificio seminario regionale “Pio XI” di Assisi, che si è tenuta sabato e domenica scorsa nell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia. Guidati da padre Francesco Cattadori i seminaristi si sono raccolti in ascolto della Parola e in preghiera prima di iniziare l’impegno pastorale che, una volta al mese, vede impegnata in una diocesi della regione l’intera comunità del regionale. Nei due giorni, i seminaristi, insieme a quelli del seminario arcivescovile di San Sabino, sparsi nelle zone pastorali della diocesi, hanno incontrato più di 300 giovani, seguendo il programma della missione giovanile, definito assieme all’ufficio di pastorale giovanile. Lo scopo fondamentale della missione era quello di far interrogare i giovani sul senso da dare alla loro vita. Il sabato pomeriggio era previsto, come primo momento, un incontro basato sulla presentazione, la “lectio” e la discussione prendendo spunto dal brano del Vangelo di Luca che narra della vocazione dei primi discepoli. A seguire, la cena consumata tutti insieme. Seminaristi, animatori, giovani e sacerdoti delle singole zone si sono ritrovati, dopo cena, per una veglia penitenziale e di preghiera. Domenica mattina (festa del battesimo di Gesù), i seminaristi hanno portato la testimonianza della loro vita e della loro vocazione particolare partecipando alle celebrazioni eucaristiche in alcune parrocchie della diocesi. Il primo momento della missione si è concluso nel pomeriggio di domenica 13, in Cattedrale, con la partecipazione dei seminaristi e dei superiori del Seminario regionale alla celebrazione dei primi vespri della solennità di san Ponziano, patrono della città di Spoleto, presieduta dall’arcivescovo mons. Riccardo Fontana. Durante la celebrazione vespertina l’Arcivescovo ha ricordato a tutti i presenti che, prendendo ad esempio la testimonianza del protomartire Ponziano, ad ognuno è chiesto di riscoprire la fede per dare senso alla propria vita. Ponziano fu ucciso perché non volle sacrificare incenso agli dei pagani: a Giove (“segno del potere”), a Venere (che significa “fare quello che ti pare”), a Mercurio (segno di “chi crede solo nei soldi”). Ponziano, invece, – ha ricordato mons. Fontana – testimonia a tutti i cristiani di Spoleto la sola speranza fondata nella fede in Gesù Cristo. La missione – che ha rappresentato un momento estremamente significativo nell’annuale programmazione pastorale della diocesi di Spoleto-Norcia – continuerà il 22-23 febbraio prossimo. Anche allora i giovani saranno invitati ad interrogarsi sull’importanza della propria vocazione, qualunque essa sia. Il tema scelto per questo primo incontro (“Sulla tua parola getterò le reti”) ha individuato molto bene lo scopo dell’iniziativa: invitare i giovani a prendere sul serio la propria vita, ad avere fiducia in Gesù e a seguire la sua Parola. Tutta la diocesi è stata impegnata nella preparazione e nello svolgimento della missione: le parrocchie che hanno organizzato i vari momenti, le famiglie che hanno ospitato i seminaristi, gli operatori pastorali e i seminaristi del seminario arcivescovile che hanno collaborato allo svolgimento dei vari momenti d’incontro e di preghiera.

AUTORE: A.C. - F.M.