Famiglia protagonista

Una legge regionale che ponga la famiglia al centro delle scelte politico amministrative. Per questo progetto il Forum delle famiglie dell'Umbria raccoglierà le firme

Entro Natale inizierà la raccolta di firme per la proposta di legge regionale sulla famiglia. L’iniziativa, e la proposta, sono del Forum regionale delle famiglie che ha deciso di passare all’azione mettendo, in questo modo, all’ordine del giorno della politica locale la ‘questione familiare’. L’iniziativa verrà presentata al centro Mater Gratiae di Perugia, il 16 novembre (ore 21) con la illustrazione delle linee guida della ‘legge quadro’. All’incontro, promosso dal Circolo Giorgio La Pira, interverranno Simone Pillon, presidente del Forum e mons. Carlo Rocchetta del centro familiare ‘Casa della tenerezza’. Tema della serata: ‘La famiglia come soggetto sociale: proposta di una legge quadro per le famiglie umbre’. Nel tema c’è l’idea che ispira l’iniziativa, e cioè fare una legge in cui si affermi che la famiglia non è un qualsiasi soggetto sociale ma ‘il’ primo soggetto sociale da cui partono tutte le realtà associative poichè, spiega suor Roberta Vinerba responsabile del Circolo Giorgio La Pira, ‘è nella famiglia che si apprende il vivere sociale così come è la famiglia che assicura le relazioni di aiuto fondamentali’. ‘Nell’incontro di venerdì abbiamo voluto mettere accanto all’intervento di Simone Pillon quello di mons. Carlo Rocchetta che sarà di tipo teologico morale e affrontando l’aspetto del diritto naturale’. Per la formulazione del disegno di legge, spiega il presidente del Forum Pillon, abbiamo chiesto contributi alle associazioni che lo compongono e pur ispirandosi a legislazioni già operanti in altre regioni tra cui la Lombradia, faranno proposte che porranno attenzione alla situazione umbra. Non ‘leggi fotocopia’, dunque, ma rielaborazione attenta alla situazione locale. Nel concreto, anticipa Pillon, verrà confermato il riferimento all’articolo 29 della Costituzione per riaffermare che la famiglia è fondata sul matrimonio e ad essa non possono essere equiparate altre forme di convivenza. Si lavorerà, inoltre, per definire norme che diano attuazione al principio di sussidiarietà orizzontale, che significa dare alle famiglie la possibilità di realizzare azioni a favore di se stessa e dei suoi componenti. Sempre tra i principi vi sarà la chiara definizione di famiglia come soggetto di servizi primari e non solo in quanto ne sia destinataria ma anche come ‘fornitore’ di servizi. Sul piano del dialogo con le istituzioni verrà prevista una Commissione regionale per la famiglia nella quale dovranno trovare rappresentanza le associazioni familiari. Uno organo consultivo che dovrà essere sentito dal legislatore regionale per un parere obbligatorio sulle questioni che interessino la famiglia. La proposta di legge prevederà quindi degli strumenti in grado di avviare un dialogo fruttuoso tra la società e le istituzioni su questioni la cui risoluzione non può più essere delegata ai soli politici o sindacati.

AUTORE: Maria Rita Valli