Estate giovane. Anche per il Vescovo

Circa 1200 giovani parteciperanno alla GMG di Madrid. Li accompagna l’Arcivescovo che in questi giorni vista anche campi scuola e oratori

L’estate è il tempo preferito dai giovani. Tempo libero dalla scuola e dai tanti impegni extra che riempiono le giornate per nove mesi all’anno. C’è chi resta a casa, chi va in vacanza lontano, chi si annoia e chi ha trovato il modo di essere impegnato, magari divertendosi, anche in estate. Sono molti, alcune migliaia, i giovani che dedicano una settimana o più alle proposte che vengono dal mondo cattolico. Dagli oratori ai campi scuola di parroccchie, associazioni e movimenti, un gran numero di giovani sceglie di fare esperienze che fanno crescere se stessi e gli altri e non finiscono sulle pagine di cronaca (nera) dei giornali. Il vescovo mons. Gualtiero Bassetti ha deciso di passare l’estate con loro. Sta facendo visita a diversi campi scuola. Martedì è andato a trovare i ragazzi di San Sisto e della IV zona pastorale, mentre il 3 agosto passerà la giornata in un campo scout e con i giovani della parrocchia di Prepo. All’orizzonte la Giornata mondiale della gioventù, a Madrid. Lui è uno dei vescovi chiamati dalla Conferenza episcopale a tenere le catechesi ai giovani italiani, ma il suo cuore sarà con i giovani della sua diocesi. E non solo il cuore. Li attende tutti in cattedrale il 10 agosto, festa di San Lorenzo. In quel giorno ordinerà diaconi 4 seminaristi: Francesco Verzini, Alessandro Segantin, Marco Pezzanera, Giovanni Marconi. Giovani anche loro. Mons. Bassetti sta già pensando a cosa dirà. Di sicuro parlerà al loro cuore invitandoli ad accogliere il progetto che Dio ha per ciascuno. In una parola “vocazione”, ovvero quel “riscoprire la propria vocazione cristiana” che, spiega don Riccardo Pascolini, direttore della Pastorale giovanile, sarà anche il senso delle giornate di Madrid. Tra l’altro, aggiunge don Riccardo, per la prima volta il Papa consacrerà i giovani al Sacro Cuore di Gesù e le catechesi che precedono e accompagnano la Gmg aiuteranno i giovani a comprenderne tutto il valore a volte oscurato da un devozionismo sentimentale. La cattedrale, sempre affollata per San Lorenzo, accoglierà i circa 1200 giovani che andranno alla GMG. In 650 si sono iscritti con la Pastorale giovanile diocesana, gli altri con la Gioventù francescana, il Cammino Neocatecumenale e Comunione Liberazione. Tutti riceveranno il “mandato” del vescovo affinchè sia un’esperienza vissuta nella unicità della Chiesa perugina pur attraverso la specificità della propria associazione o parrocchia. Con il mandato riceveranno la spilla della diocesi, una per sè ed una da donare durante il pellegrinaggio. I ragazzi hanno iniziato a conoscersi e a prepararsi per questo viaggio negli incontri diocesani, l’ultimo domenica scorsa a Castel del Piano per la catechesi e le informazioni organizzative. Si sono dati appuntamento l’8 agosto per la “penitenziale” e il 10 in cattedrale. Partiranno da Perugia il 12 agosto, in pullman, mentre mons. Bassetti viaggerà in aereo per raggiungerli a Girona, nella parrocchia in cui, insieme a tutti gli umbri, vivranno le giornate che precedono i cinque giorni madrileni. Il Vescovo vivrà con loro le giornate di Girona e farà di tutto per stare con loro anche a Madrid. Mons. Bassetti, la Gmg di Colonia e frére Roger“Terrò le catechesi a Madrid, ma ancora non so quali gruppi mi hanno affidato”. L’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti parla della Gmg, dei “suoi” giovani con i quali vorrebbe condividere tutte le giornate, e ricorda che gli furono affidati i giovani umbri alla Gmg di Colonia. Doveva tenere una catechesi quando giunse inaspettata e tragica la notizia della morte di frére Roger Shutz, il fondatore della comunità ecumenica di Taizé. Ai ragazzi parlò di questo monaco francese che con la sua comunità aveva segnato la sua vita. Da giovane prete appena ordinato, era il 1966, con altri suoi confratelli andò a Taizè. Incontrarono frére Roger e nell’andare via chiesero la sua benedizione. Lui (“lo ricordo come fosse oggi” dice mons. Bassetti), posando le mani sul capo pregò e disse “Che la vostra festa non abbia mai fine!”. Tornò anni dopo, Rettore del Seminario di Firenze, con i seminaristi. E frére Roger gli disse “Voi vi preparate ad essere preti e il prete è l’uomo della gioia, la gioia dello Spirito”. Mons. Bassetti è tornato molte volte a Taizé con i giovani. L’ultima volta proprio un anno prima della morte di frére Roger. Il monaco ormai anziano soffriva della stessa malattia di Giovanni Paolo II, di cui era molto amico. Faticava a parlare. Allora mons. Bassetti gli va vicino, accovacciato chiede ancora una benedizione (di solito era frére Roger a chiederla ad un vescovo), gli ricorda le parole che gli disse nel loro primo incontro e aggiunge: “Cosa dice oggi ad un vescovo?”. Frére Roger parla a fatica ma con decisione gli ripete tre volte “Annonce l’évangile!”, “Annuncia il Vangelo!”. “Vorrei invitare frére Alois, il priore di Taizé, a Perugia” conclude mons. Bassetti. E per il prossimo anno non gli dispiacerebbe accompagnare i “suoi” giovani a Taizé.

AUTORE: Maria Rita Valli