Prima che avvenisse il trasferimento di mons. Riccardo Fontana nella sua nuova sede vescovile di Arezzo, la Commissione regionale per le comunicazioni sociali ha chiesto all’Arcivescovo di poterlo incontrare per fare con lui il punto della situazione circa lo stato delle comunicazioni sociali in Umbria, scambiare qualche idea sul modo migliore di proseguire il cammino avviato e ringraziarlo per la dedizione con cui ha seguito e stimolato le iniziative. Mons. Fontana, essendo delegato della Cei per le comunicazioni sociali (C.S.), come per altri settori dell’azione pastorale regionale (ben 7), prima di lasciare ad altri il compito, ha la possibilità di fornire una visione d’insieme dei problemi presenti in questo campo. A tale scopo il 3 settembre si è tenuto, nella sala del Museo del palazzo vescovile di Spoleto, un incontro con i rappresentanti degli Uffici delle diocesi umbre e i responsabili dei settori specifici di radio, informatica, teatro, giornale, uffici stampa. Si è ripercorso insieme l’itinerario che ha portato al potenziamento degli strumenti C.S. esistenti, della creazione del portale informatico delle otto diocesi umbre Chiesainumbria, dello svolgimento del Convegno sul tema “Cercare la verità per condividerla” che ha coinvolto enti pubblici, università, comunità cristiana e ufficio nazionale C.S.; soprattutto si è valutato il lavoro svolto insieme dalla Commissione a livello regionale, con avvio di sinergie e di coordinamento così importanti per una regione piccola come l’Umbria. È stato detto che da soli non si va da nessuna parte, in questo ambito come in tutti gli altri. L’incontro ha coinciso con il momento culmine delle dimissioni di Dino Boffo, direttore di Avvenire, a seguito dell’aggressione mediatica de Il Giornale diretto da Feltri. È stata una inevitabile occasione per riflettere sulla sempre maggiore importanza che ha assunto la comunicazione nella nostra società; e sull’incidenza che dovrebbe avere sull’opinione pubblica per una retta percezione della Chiesa e del suo ministero pastorale. La comunicazione che avviene tramite i media di ispirazione cattolica si trova continuamente di fronte al pericolo della strumentalizzazione, della irrilevanza e persino del ricatto, quando le informazioni e le prese di posizione suonano avverse a interessi di parte. L’incontro pertanto si è incentrato sulla necessità di sviluppare nei cattolici una coscienza critica, capace di reagire secondo i principi evangelici contro i falsi modelli di vita che vengono proposti ai giovani, e sull’urgenza della formazione degli operatori cattolici della comunicazione – per i quali è stato predisposto un Corso di formazione scaturito dal convegno regionale tenuto a Perugia nell’autunno scorso, già approvato dalla Regione, anche se non finanziato – affinché si agisca in sintonia, senza disperdere le energie in strade isolate senza uscita. Al termine dell’incontro si sono scambiati doni con i ringraziamenti a mons. Fontana e gli auguri per il nuovo campo di lavoro pastorale che lo attende, all’insegna del motto proprio del suo stemma episcopale: Non recuso laborem. Un augurio particolare è stato formulato da Nicola Molè, che ha ricordato l’ordinazione episcopale di Fontana in S. Pietro a Roma per le mani di Giovanni Paolo II, alla quale Molè fu presente in veste ufficiale in quanto presidente della Provincia di Terni, e per lo stesso ruolo ha avuto il compito di accoglierlo e salutarlo il giorno dell’ingresso in Spoleto. Il suo saluto quindi chiude un’epoca che è stata operosa e felice per la diocesi di Spoleto – Norcia e per la regione Umbria nel suo complesso.