Il 9 luglio 1990 il Parlamento approvava definitivamente la legge 185 che regola l’esportazione delle armi. In base a quella legge, entro il 31 marzo di ogni anno il Governo è obbligato a redigere una relazione dettagliata da inviare al Parlamento, in cui sia specificata la tipologia di armi di cui è stata concessa la licenza per la vendita, il loro quantitativo, il Paese di destinazione, l’azienda costruttrice, gli istituti bancari che hanno aperto linee di credito e il costo. Una relazione indispensabile per verificare la corretta applicazione di quella legge, fortemente voluta dalle riviste missionarie e dai movimenti per la pace.
La 185 del 1990 infatti vieta la vendita di armi a nazioni che siano coinvolte in un conflitto armato, a quelle che si sono macchiate di violazione dei diritti umani e ai Paesi che non investano altrettanto in sanità, sociale e istruzione. La Rete italiana pace e disarmo però fa notare che a tutt’oggi quella relazione non è stata ancora trasmessa al Parlamento e gli analisti non possono esaminarla. Perfino sul piano dell’educazione civica è grave rilevare che talvolta sia proprio lo Stato a violare le sue stesse leggi. Auspichiamo che quanto prima si possa prendere visione della relazione.