di Daris Giancarlini
Bisognerebbe scomodare Chi l’ha visto? per sapere che fine ha fatto il Pd a Perugia. Si vota per il sindaco e il Consiglio comunale il 26 di maggio, ma, almeno stando ai manifesti elettorali, non si fatica a vaticinare la vittoria del primo cittadino uscente e della coalizione di centrodestra che lo sostiene.
Perché il Pd semplicemente non c’è, è scomparso dai radar. Qualche raro faccione del candidato sindaco ed ex conduttore del Tg3 Giuliano Giubilei non basta a farlo ritenere un competitore credibile ed efficace di Romizi.
D’altronde, Giubilei si trova a correre per la guida di Perugia avendo sul groppone il fardello mediatico della maxi-inchiesta sulla gestione della sanità in Umbria. Lui, che per decenni ha vissuto lontano da Perugia per ragioni televisive, ha molte buone ragioni per guardare con distacco a queste vicende giudiziarie; è però altrettanto certo che la crisi del principale partito che lo sostiene, il Pd, non è nata con lo scoppiare di Sanitopoli.
E di questo, Giubilei si poteva – e si doveva – rendere conto prima. Ma ormai è tardi, anche per attaccare manifesti.