Nel mese di ottobre ogni anno la diocesi dà il via all’attività pastorale convocando l’assemblea diocesana che è collegata con la festa della Chiesa diocesana. Quest’anno i vescovi umbri hanno indetto un convegno ecclesiale regionale per il novembre 2001 sul tema di grande attualità: come comunicare la fede ai giovani d’oggi e in preparazione a questo convegno ogni diocesi è invitata a ripensare l’argomento all’interno di sé.
Pertanto, l’assemblea diocesana che si terrà sabato 20 ottobre presso la Pro Civitate Christiana rifletterà su “i giovani e la fede”, dopo che nelle parrocchie sono state proposte, in forme diverse, alcune linee di approfondimento ai consigli e agli operatori pastorali e, soprattutto, ai giovani stessi. Abbiamo posto alcune domande al Vicario generale mons. Orlando Gori circa la preparazione e lo svolgimento dell’assemblea diocesana.In che modo sono stati coinvolti i giovani in un argomento che li riguarda? “I giovani sono stati interpellati sulla base di un questionario in modo da poter manifestare il loro interesse o disinteresse riguardo alla fede e in particolare riguardo a Cristo e alla Chiesa. Tramite le parrocchie, singole o associate in unità pastorali, i giovani vicini e lontani alla Chiesa sono stati invitati ad esprimersi in modo confidenziale raccontando le loro esperienze e facendo anche proposte educative in ordine alla fede. Questo materiale verrà comunicato all’assemblea per trarne qualche utile indicazione”.
Lei parlava anche di adulti consultati circa i giovani: cioè? “Sempre a livello di parrocchie, gli operatori pastorali e gli animatori della pastorale giovanile, sono stati invitati a offrire un contributo di riflessione su uno a scelta di questi tre argomenti: giovani e spiritualità; giovani e vocazione; giovani e fidanzamento. In tal modo potranno contribuire a formulare dei suggerimenti in ordine a un itinerario educativo dei giovani stessi”. Un simile itinerario sarà anche l’obiettivo del convegno regionale? “Effettivamente si vanno cercando delle linee educative generali che valgano per tutte le nostre diocesi; poi ogni Chiesa particolare adatterà e integrerà il percorso informativo secondo le esigenze proprie. E’ necessario che in tutto questo processo i giovani siano, insieme agli altri, protagonisti, dicano la loro, esprimano disponibilità e richieste. Perciò, soprattutto i più responsabili devono partecipare all’assemblea e in seguito al convegno”.
Perché la scelta dell’argomento giovani e perché l’assemblea è di un solo giorno? “Argomento giovani: perché è di estrema attualità e perché i giovani rappresentano la priorità pastorale indicata nei documenti del Papa e dei Vescovi e, in particolare, nell’ultima lettera pastorale del nostro Vescovo. Perché un giorno solo e non due o tre: perché all’assemblea seguirà in novembre il convegno regionale sempre in Assisi e su argomento analogo”.