Si puo vivere così!

APPROFONDIMENTI

SI PUÒ VIVERE COSÌ: CON MENO DENARO, MENO RIFIUTI E RISPETTANDO IL CREATO

Tornare indietro alle antiche abitudini. Può sembrare una cosa fuori dal tempo, ‘fuori moda’ e invece se si va più a fondo si scopre che può rappresentare un nuovo modo di vivere il consumismo. Niente che abbia a che fare con l’abbandono delle comodità attuali, soltanto un modo un po’ più ecologico e rispettoso dell’ambiente di sfruttare ciò che la tecnologia, il progresso e la vita quotidiana ci mette a disposizione? Produrre meno rifiuti, per esempio, vuol dire mettere in circolazione meno agenti inquinanti ed è un’azione che si può ottenere con poco. Acquistare consapevolmente è un’altra, per difendere il creato ma non solo.
Avete presente, per esempio, quando acquistate un oggetto che ha due anni di garanzia e si rompe esattamente quando la garanzia è scaduta? Quella si chiama ‘obsolescenza programmata’ (perché la garanzia … garantisce che dura il tempo della garanzia!). Elettrodomestici, apparecchi tecnologici, automobili, ma anche vestiti e utensili. Tutto è progettato per durare il meno possibile, perché il mercato deve essere in continuo movimento.

Così in tv hanno raccontato cos’è l’obsolescenza programmata

La Gabbia Open (La 7)

Geo & Geo  (Rai 3)

Esistono tanti modi per far fronte alle necessità quotidiane che assolvono a questo compito riducendo l’impatto ambientale e quindi prendendosi cura del creato, degli esseri viventi e delle cose. Poche semplici regole per cambiare stile di vita ed essere lo stesso felici:

• Risparmio economico
• Risparmio ecologico
• Riuso degli oggetti, sin quando sono in buono stato

RISPARMIO ECONOMICO

È inutile nasconderlo,  la crisi ci ha messo di fronte anche alla necessità di dover provvedere al nostro sostentamento attraverso forme alternative di acquisto ed approvvigionamento, preservando il denaro o addirittura senza l’utilizzo dello stesso.

Fra queste, la maggiore è senz’altro il baratto, o swapping, come lo chiamano gli inglesi. Oltre a risparmiare facendo acquisti senza sborsare neanche un euro, il baratto rappresenta uno dei modi migliori per riciclare i nostri oggetti e ridurre la nostra eccessiva produzione di rifiuti.

Tutto bene, ma come mettere in atto allora questa situazione? Ecco qualche esempio.

È la prima community italiana dedicata al baratto, dove gli utenti sono accumunati da un solo desiderio quello di barattare, donare e prestare.
Accedendo al social network, con una registrazione, i “barter” possono iniziare a fare proposte di scambio indicando sempre l’oggetto che volete offrire in cambio. Sono assolutamente vietate le trattative di compravendita: “…il tuo oggetto è la tua moneta”.

Si possono offrire oggetti e competenze per ottenere i crediti in maniera asincrona: per guidarti il sistema stima il valore di un credito in un euro. Altri modi per ottenere crediti, oltre che con la registrazione, sono attraverso la pubblicazione di annunci, l’iscrizione di alcuni amici e la condivisione su Facebook degli annunci presenti sul portale.

Mettete a disposizione degli oggetti che non vi servono più, oppure il vostro preziosissimo tempo e le vostre abilità attraverso la Banca del Tempo. Come Potete barattare oggetti in cambio di altri oggetti oppure in cambio di crediti, con i quali “acquistare” ciò che vi serve.

La Settimana del Baratto è un evento organizzato da un portale di Bed and breakfast (bed-and-breakfast.it) e si svolge ogni anno la terza settimana di novembre. Permette di barattare beni e servizi con una settimana di soggiorno gratis in un bed and breakfast. Sulla scia di questo progetto è nata una piattaforma chiamata BarattoBB dove lo scambio dura tutto l’anno

 

Da qualche tempo sono nati su social come Facebook gruppi  che consentono agli utenti di regalare oggetti di ogni genere, compreso abbigliamento, a chi ne ha bisogno. Unica regola: niente spedizioni, l’utente che lo riceve ha l’obbligo di andarlo a prendere di persona. Il progetto ha ricevuto nel 2015 una menzione speciale alla Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti. Qui il link ad alcuni gruppi:

Gruppo Umbro
Gruppo Perugia
Gruppo Terni
Gruppo Provincia Terni

 

 

RISPARMIO ECOLOGICO

Ovvero, come produrre meno rifiuti. Ci sono diversi modi. Uno pratico, che possiamo mettere in atto quando andiamo a fare la spesa per esempio, è scegliere negozi che consentono di acquistare prodotti ‘pay per use’: si acquista la prima volta il contenitore (una bottiglia, un brick ecc) che verrà riempito in appositi distributori. Questo consente non solo di abbattere la quantità di plastica, usata per i contenitori ma di risparmiare anche il 40% sul costo del prodotto.

Detersivi pay per use sono molto diffusi anche in tutta l’Umbria. Meno facile è trovare distributori di latte crudo alla spina, semppure in aumento.
Si tratta di latte commercializzato così com’è prodotto dalla mucca, non pastorizzato e non impacchettato ma venduto sfuso in fattoria o negli appositi distributori di latte alla spina.  In Umbria. C’è un solo distributore, in Umbria, si trova a Perugia (milkmaps.com). Ormai in tutti i principali centri sono presenti fontanelle di acqua minerale liscia e gassata, alle quali ciascuno può rifornirsi.

MENO IMBALLAGGI E SPESA CONSAPEVOLE
Un altro modo di produrre meno rifiuti è quello di fare la spesa utilizzando meno imballaggi possibile. Come è evidente, non è possibile farne a meno completamente, ma esistono metodi per ridurre al minimo questa opzione.

Alcuni consigli utili li trovate in questa brochure realizzati dalla Asm di Prato (scarica il pdf qui). Si stanno diffondendo i “negozi alla spina” ovvero negozi senza imballaggi, in cui i clienti portano da casa i contenitori riutilizzabili in cui riporre i prodotti acquistati. Catene in franchising o piccoli punti vendita in cui è possibile acquistare soprattutto alimenti a chilometro zero. In Umbria, al momento, non ce ne sono ma si trovano indicazioni sul sito www.www.nonsprecare.it.  E se invece qualcuno di voi volesse diventare imprenditore in questo settore dei negozi alla spina, come fare lo trovate qui: distributoriallaspina.it.

Obsolescenza programmata

I servizi di La Gabbia Open-La 7 e Geo & Geo-Rai 3


Nuovi stili di vita: la cultura dell’acqua e dell’equilibrio

(sezione a cura di Arpa Umbria)
Titolo video: Acqua, tecnica, equilibrio, futuro: Arpa Umbria a Rasiglia
Descrizione: Rasiglia da sempre è sinonimo di acqua. Acqua intesa come risorsa utilizzata dall’uomo, attraverso tecniche e tecnologie sostenibili in piena armonia con gli ecosistemi ed i cicli naturali, per la propria sopravvivenza, per creare benessere e sviluppo. Per Arpa Umbria Rasiglia rappresenta un laboratorio di diversità e complessità, un paradigma della “comunità sostenibile”, dove gli elementi dell’ecosistema e dell’ambiente fisico contribuiscono in maniera sincretica alle funzioni sociali e ai processi naturali.

Zero rifiuti

Un documentario sulla questione a cura di Grant Baldwin, che racconta la scelta di una coppia che si sfida in una singolare gara per scoprire come produrre meno rifiuti. Un’opera divertente, dissacrante e originale, che al contempo fa riflettere sulla salvaguardia del nostro Pianeta e sul rispetto dell’ambiente, che ha riscosso un ottimo successo di pubblico e critica, conquistando riconoscimenti come – tra gli altri – il Grand Prize al Gold Film Festival, il Best Environmental Documentary Feature all’Atlanta DocuFest e l’Audience Choice al Reel Earth Film Festival.

 

da Laudato si’ nn. 206-208

Adottare nuovi stili di vita, più rispettosi delle persone, degli esseri viventi e delle cose

206. Un cambiamento negli stili di vita potrebbe arrivare ad esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale. È ciò che accade quando i movimenti dei consumatori riescono a far sì che si smetta di acquistare certi prodotti e così diventano efficaci per modificare il comportamento delle imprese, forzandole a considerare l’impatto ambientale e i modelli di produzione. È un fatto che, quando le abitudini sociali intaccano i profitti delle imprese, queste si vedono spinte a produrre in un altro modo. Questo ci ricorda la responsabilità sociale dei consumatori.

«Acquistare è sempre un atto morale, oltre che economico». Per questo oggi «il tema del degrado ambientale chiama in causa i comportamenti di ognuno di noi».

207. La Carta della Terra ci chiamava tutti a lasciarci alle spalle una fase di autodistruzione e a cominciare di nuovo, ma non abbiamo ancora sviluppato una coscienza universale che lo renda possibile. Per questo oso proporre nuovamente quella preziosa sfida: «Come mai prima d’ora nella storia, il destino comune ci obbliga a cercare un nuovo inizio […].

Possa la nostra epoca essere ricordata per il risveglio di una nuova riverenza per la vita, per la risolutezza nel raggiungere la sostenibilità, per l’accelerazione della lotta per la giustizia e la pace, e per la gioiosa celebrazione della vita».

208. E’ sempre possibile sviluppare una nuova capacità di uscire da sé stessi verso l’altro. Senza di essa non si riconoscono le altre creature nel loro valore proprio, non interessa prendersi cura di qualcosa a vantaggio degli altri, manca la capacità di porsi dei limiti per evitare la sofferenza o il degrado di ciò che ci circonda. L’atteggiamento fondamentale di auto-trascendersi, infrangendo la coscienza isolata e l’autoreferenzialità, è la radice che rende possibile ogni cura per gli altri e per l’ambiente, e fa scaturire la reazione morale di considerare l’impatto provocato da ogni azione e da ogni decisione personale al di fuori di sé.

Quando siamo capaci di superare l’individualismo, si può effettivamente produrre uno stile di vita alternativo e diventa possibile un cambiamento rilevante nella società.

Marta, 32 anni per il suo bambino ha scelto i pannolini lavabili perché è una scelta che rispetta l’ambiente, e quindi anche il futuro del suo bambino. “in questo modo risparmiamo, non inquiniamo e ci siamo anche fatti un sacco di amici!”…