Consapevolezza: crescere nel vero amore
(da Amoris Letitia nn. 5; 7; 89-90)
5.[…] Intendo in primo luogo [l’esortazione Amoris Laetitia] come una proposta per le famiglie cristiane, che le stimoli a stimare i doni del matrimonio e della famiglia, e a mantenere un amore forte e pieno di valori quali la generosità, l’impegno, la fedeltà e la pazienza. […]
7.A causa della ricchezza dei due anni di riflessioni che ha apportato il cammino sinodale, la presente Esortazione affronta, con stili diversi, molti e svariati temi. […] Perciò non consiglio una lettura generale affrettata. Potrà essere meglio valorizzata, sia dalle famiglie sia dagli operatori di pastorale familiare, se la approfondiranno pazientemente una parte dopo l’altra, o se vi cercheranno quello di cui avranno bisogno in ogni circostanza concreta. É probabile, ad esempio, che i coniugi si riconoscano di più nei capitoli quarto e quinto […]. Spero che ognuno, attraverso la lettura, si senta chiamato a prendersi cura con amore della vita delle famiglie, perché esse «non sono un problema, sono principalmente un’opportunità».
89.Tutto quanto è stato detto non è sufficiente ad esprimere il vangelo del matrimonio e della famiglia se non ci soffermiamo in modo specifico a parlare dell’amore. Perché non potremo incoraggiare un cammino di fedeltà e di reciproca donazione se non stimoliamo la crescita, il consolidamento e l’approfondimento dell’amore coniugale e familiare. In effetti, la grazia del sacramento del matrimonio è destinata prima di tutto «a perfezionare l’amore dei coniugi». Anche in questo caso rimane valido che, anche «se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe» (1 Cor 13,2-3). La parola “amore”, tuttavia, che è una delle più utilizzate, molte volte appare sfigurata.
90.Nel cosiddetto inno alla carità scritto da San Paolo, riscontriamo alcune caratteristiche del vero amore […]. Perciò è prezioso soffermarsi a precisare il senso delle espressioni di questo testo, per tentarne un’applicazione all’esistenza concreta di ogni famiglia.
Padre, insegnami a vedere la trave
che mi copre gli occhi,
quella che non mi lascia riconoscere
le mie miserie e i miei errori.
Insegnami a vedere la trave
che mi trasforma in giudice dei miei fratelli,
quella che me li fa criticare,
che trasforma la mia lingua in uno strumento di guerra,
Quella che mi fa solo parlar male di loro.
Insegnami a vedere la trave
che non permette che esca da me il dono
del perdono e della misericordia.
Toglimi, Signore, la trave dall’occhio
perché smetta di vedere la pagliuzza
nell’occhio del fratello,
e donami la grazia di vederlo,
di guardarlo con la stessa misericordia
con cui tu mi guardi e mi perdoni.
Amen
Le cose importanti
Un bambino comprende il valore del tempo e …
Famiglia
”Ohana significa famiglia, famiglia significa che nessuno viene abbandonato, o dimenticato” da ‘ Lilo & Stitch’