Ha inizio oggi fino al 21 novembre “The Economy of Francesco”, un incontro rivolto ai giovani economisti, imprenditori e promotori di economia sostenibile di tutto il mondo, promosso da Papa Francesco. Scopo dell’evento: promuovere un’economia della fraternità e reciprocità, una economia in cui a tutti sia riconosciuto il diritto ad una vita dignitosa e ad un lavoro, secondo lo spirito di Francesco d’Assisi.
Lo scopo dell’evento
Come si realizza questo ambizioso obiettivo? Dando vita ad un processo, ovvero creando l’occasione per i giovani economisti sotto i 35 anni di tutto il mondo di potersi conoscere, confrontare ed esprimere sui grandi temi dell’economia globale. L’evento di questi giorni è stato preceduto infatti da nove mesi di lavori di gruppo ad opera di giovani provenienti da diversi Paesi e selezionati dal comitato scientifico della manifestazione. I protagonisti dei dodici villaggi tematici (così sono stati chiamati i gruppi di lavoro) si sono incontrati online e hanno lavorato su questi temi: lavoro e cura; management e dono; finanza e umanità; agricoltura e giustizia; energia e povertà; profitto e vocazione; politiche per la felicità; CO2 della disuguaglianza; business e pace; economia è donna; imprese in transizione; vita e stili di vita . I gruppi continueranno ad incontrarsi e discutere anche oltre il 21 novembre.
Zamagni: “Prima volta nella storia della Chiesa”
“È la prima volta nella storia della Chiesa che viene organizzato un evento che ha per tema esclusivamente l’economia” ha detto Stefano Zamagni, economista e presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali, intervistato a proposito di Economy of Francesco dal Sir (Servizio informazione religiosa). “Da sempre la Chiesa ha organizzato incontri su temi come la famiglia e l’educazione, ma sull’economia in quanto tale non era mai accaduto”.
L’iniziativa si è sviluppata a seguito dell’invito del Pontefice che intende avviare, con i giovani e un gruppo qualificato di esperti, un processo di cambiamento globale affinché l’economia di oggi e di domani sia più giusta, fraterna inclusiva e sostenibile. “Il modo in cui organizziamo oggi i nostri sistemi economici, sia occidentali che mondiali ha bisogno di una trasformazione, non di una mera riforma – ha continuato Zamagni. – Va trasformata, in primo luogo, la finanza, che non agisce più in funzione delle esigenze di benessere delle persone e dei popoli perché è diventata autoreferenziale e funzionale solo per se stessa o per alcuni. In secondo luogo, vanno riformate le regole che governano la globalizzazione. È iniziata negli anni Settanta ma le regole sono rimaste al 1944, quando a Bretton Woods si sono riuniti i principali Paesi industrializzati del mondo occidentale”.
“Grazie a san Francesco e a Papa Francesco è nato il più vasto movimento di giovani economisti a livello internazionale. È di queste notizie che oggi la società e la Chiesa hanno bisogno” ha dichiarato il direttore scientifico di Economy of Francesco, Luigino Bruni.
Il programma e gli ospiti
La manifestazione si apre con l’economista Jeffrey Sachs sul tema “Gioia perfetta: tre proposte per far fiorire la vita”. Previste conferenze con relatori di fama internazionale, tra cui il premio Nobel Muhammad Yunus e ancora, tra gli altri, economisti ed esperti quali Kate Raworth, Jeffrey Sachs, Vandana Shiva, Stefano Zamagni, Mauro Magatti, Juan Camilo Cardenas, Jennifer Nedelsky, Sr. Cécile Renouard.
L’ultimo giorno è in programma anche la partecipazione “virtuale” di Papa Francesco con un video messaggio. Per l’occasione, il 21 novembre alle 23 (ora italiana), il monumento al Cristo Redentore a Rio de Janeiro sarà illuminato con i colori simbolo di Economy of Francesco: verde, marrone e giallo. Il Brasile è infatti uno dei Paesi di maggior provenienza dei 2.000 giovani partecipanti, insieme a Italia, Usa, Argentina, Spagna, Portogallo, Francia, Messico, Germania e Regno Unito.
Valentina Russo