Anche il Centenario si è concluso. Non nego che, quando l’ultimo ex alunno nel pomeriggio del 3 dicembre (dopo la celebrazione alla Porziuncola, presieduta dal cardinale Ennio Antonelli (leggi l’omelia) e dal cardinale Giusebbe Betori, ex alunni del seminario, e dopo l’incontro che abbiamo avuto in seminario) ha attraversato il cancello del nostro cortile per tornare a casa, abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo. So bene che i problemi seri sono altri, ma in quel “piccolo mondo antico” che è pur sempre il seminario, ci tenevamo tanto che andasse tutto bene, e la Madonna del Buon Consiglio, nostra protettrice, non si è smentita, c’era anche una straordinaria giornata di sole su Assisi!
Il Centenario era iniziato il 18 dicembre 2011 con la celebrazione della Festa dei genitori presieduta da un illustre ex alunno ed ex rettore, mons. Bottaccioli, vescovo emerito di Gubbio, che da rettore aveva celebrato il 75°. Con i suoi sinceri auguri è partito un percorso segnato da molte tappe.
Il 17 gennaio 2012 cominciarono gli incontri con gli ex alunni. Ogni 15 giorni tre o quattro classi insieme si sono ritrovate a partire dagli ottuagenari fino ai più giovani. Sono stati momenti emozionanti per chi veniva, ma anche per chi accoglieva. Incontri semplici, condividendo la messa e la mensa di una normale giornata di seminario, ma preziosi soprattutto per noi. Parlare della vita del prete come di un cammino faticoso, ma bello, è diventato ora più concreto, dopo che ci sono passati davanti agli occhi un secolo di preti umbri!
Ciò che colpisce, pur nella diversità delle età, è che dalle loro testimonianze è emerso un ritratto degli ingredienti fondamentali del prete felice: fede solida, speranza anche un po’ incosciente, carità vissuta con entusiasmo e fantasia, preghiera e concretezza, ma soprattutto la capacità di saper accogliere le proprie fragilità e debolezze, attraverso le quali tuttavia Dio passa e raggiunge gli uomini.
Il 26 gennaio 2012 l’udienza privata concessaci dal Papa, assieme ai seminari Calabro e Campano, ci ha fatto sperimentare il legame con la Chiesa universale che invita a superare i particolarismi, soprattutto oggi in un mondo globalizzato. È stato un giorno di grazia, prezioso per riflettere sul valore di un cammino regionale al sacerdozio. Certo non è facile, né per noi né per i Vescovi, cercare sempre una via che possa tenere insieme le giuste differenze tra le nostre otto diocesi, ma è innegabilmente molto più ciò che ci unisce rispetto a quanto ci distingue. Questa coscienza ecclesiale regionale è innegabilmente più forte nel clero umbro che in quello di tante altre regioni italiane, a partire dalla vicina Toscana o dalle Marche. I preti ed i vescovi che giungono da fuori faticano all’inizio a capire, ma poi ne apprezzano sinceramente il valore.
Una nota di colore si è avuta dall’11 al 14 aprile, quando abbiamo ospitato il Torneo nazionale di calcio a 5 tra i seminari. Dal punto di vista sportivo il centenario è stato un trionfo: guidati da don Mauro Salciarini, padre spirituale, ma soprattutto presidente della nostra squadra, abbiamo vinto sia il Torneo nazionale che il campionato locale tra le squadre dei religiosi che frequentano l’Istituto teologico. E la squadra di quest’anno dovrebbe andare ancora bene. Di più non posso anticipare, per “giusta scaramanzia calcistica”!
La conclusione nelle ultime settimane è stata poi un bel finale. La riflessione che ci ha offerto il card. Piovanelli servirà non solo al Seminario, ma anche a molti preti, per questo l’abbiamo diffusa attraverso il sito de La Voce.
Una serata di preghiera, vissuta nella piccola chiesetta di San Niccolò appena restaurata, ci ha introdotto nel triduo finale. Il concerto del m° don Gerardo Balbi è stato un dono molto apprezzato, sia dai seminaristi che dagli amici intervenuti. Don Gerardo ci ha insegnato, in teoria ed in pratica, come davvero la musica possa elevare lo spirito umano ed aprire il cuore all’accoglienza dello Spirito di Dio.
Il giorno del Centenario infine, è stato sereno come il cielo sopra Assisi. La presenza di circa 200 sacerdoti tra cui 16 vescovi e due cardinali ex alunni, più molti amici laici, ci ha fatto toccare con mano l’affetto per il Seminario che è cresciuto via via in questi 100 anni. Tra i presenti un arzillo perugino 92enne, il dott. Giuseppe Cerbini, degno rappresentante di tanti laici formati nel nostro liceo, che aveva assistito anche al 25°, 50° e 75°. E mons. Oscar Battaglia, che il card. Betori in sacrestia ha amichevolmente presentato al neo eletto segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, mons. Zani, un sincero amico del nostro Seminario, come “il vero padre e maestro di tutti noi preti umbri”.Il Centenario ci lascia ora un compito spirituale notevole: iniziare il prossimo secolo restando all’altezza di una tale tradizione. Ci consegna anche l’impegno di cercare di concludere i restauri del Regionale. Non sarà possibile se non con l’impegno concreto ed il coinvolgimento di tutti, ma di questo torneremo a parlare presto dalle pagine de La Voce.
Mons. Nazzareno Marconi
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