Tra i codici più noti e preziosi conservati presso l’Archivio storico di San Pietro a Perugia e la Biblioteca Augusta vi sono alcune “Bibbie atlantiche” dalle enormi dimensioni. Si tratta di Bibbie che raggiungono i 50-60 centimetri di altezza per 35-40 di larghezza: da qui l’origine del nome “atlantiche”, cioè “gigantesche”. Di recente sono state oggetto di uno studio sistematico ed approfondito volto a definirne le caratteristiche materiali, grafiche, ornamentali e testuali. Due di loro, appartenenti alla basilica di San Pietro, da venerdì 23 settembre saranno esposte presso la Galleria dei tesori d’arte della stessa basilica. Per l’occasione è stato anche organizzato un convegno, nel corso del quale si farà un’analisi del Fondo librario della biblioteca benedettina, oltre ad approfondire alcuni aspetti della vita monastica e della storia dell’abbazia, nonché del suo archivio. Curatrice della mostra, che raccoglie anche una serie di manoscritti liturgici risalenti allo stesso periodo, è Nadia Togni, perugina, docente di Paleografia e codicologia all’Università di Ginevra. “Si tratta – spiega la Togni – di manoscritti realizzati a Roma e nell’Umbria meridionale tra la fine dell’XI secolo e la metà del XII, su commissione dell’abbazia perugina. L’identificazione di un fondo considerevole di manoscritti atlantici, tutti riconducibili a San Pietro, permette di chiarire il ruolo avuto da questa istituzione nella promozione della riforma ecclesiastica gregoriana nell’Italia centrale nell’XI sec. e di definire i rapporti tra i potenti abati perugini e la corte papale”. Realizzate in pergamena, quasi sempre ovina, tali documenti contengono il testo della Bibbia in latino, con l’Antico e il Nuovo testamento. Contano più di 800 pagine rilegate, con copertina di legno rivestita in pelle. Sono arricchite da iniziali in stile geometrico decorate in colori brillanti, dal verde al rosso, all’azzurro, al giallo. In tutta Italia ne sono state scoperte 130. “Alla basilica di San Pietro – continua Togni – appartenevano ben tre esemplari che, insieme a una ricca collezione di 24 frammenti di manoscritti dello stesso formato, furono utilizzati per molti secoli dai monaci nel corso delle celebrazioni liturgiche. In mostra ne saranno esposte solo due, una custodita a San Pietro e l’altra nella Biblioteca Augusta. Una terza, per le condizioni frammentarie, non è stato possibile portarla in mostra”. L’esposizione presenterà anche una serie di codici liturgici risalenti allo stesso periodo storico, insieme ad alcune Bolle pontificie.
Due Bibbie “atlantiche” in mostra a Perugia
L’esposizione nella galleria d’arte della basilica di San Pietro. Ci sarà anche un convegno
AUTORE:
M. A.