Doppia festa per un beato “papà”

Festa liturgica del beato Carlo Liviero nel 100° anniversario della fondazione delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore

1-festa-livieroRichiamando il Salmo 23, nella celebrazione della festa liturgica del beato Carlo Liviero, sabato 30 maggio, mons. Domenico Cancian ha delineato un’analogia tra il Buon Pastore e il vescovo beato, che fu come un “buon papà” per Città di Castello.

Mons. Liviero fu effettivamente il “padre” di tante opere di carità nella nostra diocesi; realizzò un cinema, una libreria cattolica e una tipografia, oltre a un settimanale diocesano. Tra le varie opere, però, spicca la fondazione delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore. Proprio attraverso di esse Carlo Liviero rivelò un altro aspetto del suo “essere padre”: con lo scoppio della Prima guerra mondiale ospitò gli orfani e i bambini più disagiati nella rinnovata struttura dell’“Orto della cera”.

Il vescovo Liviero divenne una figura di riferimento per questi ragazzini. Per trovare un appoggio in quest’opera di carità creò la congregazione delle Piccole Ancelle, fondata il 9 agosto 1915.

La celebrazione del 30 maggio quest’anno ha avuto così un carattere del tutto particolare: la ricorrenza della nascita e del battesimo del beato Liviero coincideva con l’apertura dei festeggiamenti per il centenario di fondazione delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore.

“Questo è il vostro primo secolo di storia – ha affermato mons. Cancian durante l’omelia, rivolgendosi alle religiose presenti -. Un secolo in cui, con umiltà, avete dedicato il vostro operare al servizio degli ultimi e dei più piccoli, continuando quello che è stato l’esempio del beato Liviero.

La consegna che lui ci ha lasciato, però, non è solo per le Piccole Ancelle, ma riguarda tutti noi cristiani. Il senso di questa celebrazione si trova proprio in questo invito che ci rivolge Gesù Cristo, di rimanere uniti nel suo amore e nel Vangelo: siamo chiamati a continuare e tradurre nel mondo questa testimonianza di amore che ci proviene da Gesù”.

Oggi come 100 anni fa, le Piccole Ancelle continuano la loro opera rivolta alle persone più piccole e povere del mondo. A oggi sono presenti in 34 case sparse tra Italia, Albania, Ecuador, Kenya, Svizzera e Uganda. L’istituto – che conta 220 religiose – risulta quindi ancora oggi particolarmente vivo e attivo.

2-festa-livieroUn esempio della sua vivacità è la novità riguardante l’ingresso nella congregazione di un nutrito numero di laici. Da anni, infatti, un centinaio di laici affiancano le religiose nelle loro attività, seguendone carisma e spiritualità. Questo gruppo sarà riconosciuto in via ufficiale dalla Chiesa, e aggregato all’istituto, nella celebrazione prevista nella cattedrale tifernate il prossimo 9 agosto.

Le celebrazioni

Dopo il concerto dello scorso 29 maggio e la celebrazione per la memoria liturgica del beato Carlo Liviero, i festeggiamenti legati al centenario delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore continueranno durante tutto l’anno. Momento culminante sarà sicuramente il convegno – cui parteciperà la teologa Antonietta Potente – presso la casa dell’“Alpe di Poti”, sul tema “Elementi biblico-teologici della Misericordia” il prossimo 8 agosto. Il giorno seguente, la messa in cattedrale a Città di Castello. A ricordare il centenario dalla professione delle prime 5 Piccole Ancelle del Sacro Cuore sarà nel duomo tifernate una celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, card. Gualtiero Bassetti.

 

AUTORE: Francesco Orlandini