03/09/2015 – Sono circa 650 in tutta Italia le donne che hanno scelto di ricevere il rito di consacrazione dell’Ordo virginum. Altre 400 si stanno formando per riceverlo.
In Umbria le consacrate sono 12, distribuite nelle varie diocesi: 6 a Perugia, una a Terni, una ad Orvieto, una a Gubbio e tre ad Assisi. Quattro, invece, quelle in formazione: 3 a Perugia e una a Spoleto.
Le tre della diocesi di Perugia riceveranno il rito proprio il prossimo martedì 8 settembre nella cattedrale di San Lorenzo.
L’Ordo virginum rappresenta il più antico rito di consacrazione della Chiesa, se ne ha memoria già tra le prime comunità cristiane. Si tratta di uno stato di vita consacrata laica rivolto a donne che, pur continuando a vivere nel mondo secondo uno stile di vita ordinario, hanno scelto di dedicarsi al servizio di Dio, della Chiesa e del prossimo.
L’Ordo virginum scomparve tra il III e il IV secolo d. C. per motivi sociali: era impossibile per una donna vivere nel mondo senza avere la protezione e il sostegno economico di un uomo. Si diffusero così le forme religiose di vita consacrata, dove la scelta vocazionale comportava la vita all’interno di un ordine e di un convento e la conseguente protezione della donna in termini sociali ed economici.
È stato il Concilio vaticano II a ripristinare questa forma di consacrazione con la Sacrosantum concilium del 1963 (il nuovo Rito è promulgato nel 1970), che da allora non ha mai smesso di portare nuove vocazioni.
“A riprova – spiega Maddalena Mazzeschi, prima consacrata in Umbria nel 1998, insieme a Simonetta Cesarini – che si tratta di uno stato di vita che risponde alle esigenze attuali delle donne”.
Lo scorso anno l’Ordo virginum ha ricevuto l’ultimo importante tassello di affermazione. “I vescovi italiani – spiega Maddalena – hanno pubblicato una nota pastorale che spiega nel dettaglio caratteristiche, ruoli e modi di questa consacrazione. Prima, non avendo una regola o un carisma univoco a cui richiamarsi, l’Ordo virginum metteva spesso in difficoltà i vescovi, che non sapevano come muoversi di fronte alle singole richieste”.
Le donne che ricevono la consacrazione dell’Ordo virginum hanno, infatti, una vita ordinaria: lavorano nei più svariati ambiti, non portano segni distintivi, non hanno nessun servizio pastorale specifico.
“Abbiamo una proposta di castità – spiega Maddalena -, ma non facciamo voto di povertà e di obbedienza. In realtà, però, abbiamo una sorta di obbedienza nei confronti del nostro vescovo, che è il nostro unico punto di riferimento, è lui che esprime il discernimento in ordine al cammino di ogni singola persona, è con lui che definiamo il nostro servizio pastorale in base allo specifico carisma di ognuna. Si tratta di una grande ricchezza della Chiesa, perché ci permette di essere nel mondo e di portare la Parola di Dio anche nei posti e alle persone più impensabili”.
Ordo Virginum, Perugia accoglie tre consacrate
Domenica 8 in Cattedrale il rito pubblico dopo quasi dieci anni di attesa dall’ultima cerimonia. Chi sono le tre donne che hanno fatto questa scelta
Martedì 8 settembre, festa della Natività di Maria, la diocesi di Perugia – Città della Pieve accoglie tre nuove consacrate all’Ordo virginum. Il rito sarà pubblico e si svolgerà nella cattedrale di San Lorenzo a Perugia alle ore 18. Le tre donne si vanno ad aggiungere alle sei già consacrate di questa diocesi e arrivano al rito a distanza di quasi dieci anni dall’ultima consacrazione (era il 2006), dopo esser state ammesse dal vescovo a seguito di un percorso di formazione durato tre anni.
La prima è Marina Colombini, classe 1963, di professione maestra elementare. Proviene dalla parrocchia di Castel del Piano, dove è impegnata nelle cellule di evangelizzazione e in attività di volontariato. La seconda si chiama Beatrice Boscherini, classe 1967, insegnante di religione cattolica. È attiva nella parrocchia di Petrignano del Lago, dove svolge attività di catechismo e animazione. La terza consacrata è Milena Panimbono, classe 1953, dipendente nella Pubblica Amministrazione. È impegnata nella parrocchia di Santo Spirito in attività di volontariato e gruppi di preghiera.
“Il rito di consacrazione – spiega Simonetta Cesarini, prima consacrata “Ordo Virginum” in Umbria nel 1998, insieme a Maddalena Mazzeschi – è solo l’ultima tappa di un percorso lungo che ha portato le tre donne a scegliere questo tipo di vita consacrata. Tutte provengono non solo da diversi contesti lavorativi, ma sono anche attivamente impegnate in diversi tessuti parrocchiali, dove espletano servizi in linea con il loro carisma personale. Dopo la consacrazione, continueranno a muoversi nei loro specifici contesti, pur avendo con noi momenti comuni di approfondimento e aggiornamento, ma soprattutto illuminate dalla nuova grazia ricevuta”.