Il 28 e il 29 maggio si terrà in quattro piazze di città dell’Umbria a Perugia, Terni, Foligno e Todi la manifestazione “Donare di Gusto “, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi a sostegno dell attività quotidiana di recupero e distribuzione del cibo ad opera del Banco alimentare.
I luoghi dove trovare gli stand del Banco alimentare
A Perugia in piazza della Repubblica, a Terni in piazza Europa, a Foligno in piazza della Repubblica, a Todi in piazza del Popolo – è scritto nel comunicato del Banco alimentare – ci sarà ad accogliere i visitatori lo stand del Banco alimentare in cui sarà possibile ricevere informazioni sull’attività svolta e raccogliere donazioni per aiutarci a salvare il cibo dallo spreco e a distribuirlo alle organizzazioni caritative che si prendono cura delle persone in difficoltà.
I risultati della raccolta nel 2021
Il Banco alimentare – prosegue il comunicato – nel 2021 in Umbria ha raccolto 2.055 tonnellate di alimenti con cui sono state aiutate 24.642 persone, attraverso le 204 strutture caritative convenzionate con il Banco limentare
I benefici del Banco alimentare
Dobbiamo essere consapevoli del fatto che l’attività del Banco alimentare genera effetti benefici in quattro direzioni: un beneficio sociale, perché i prodotti recuperati vengono distribuiti a persone bisognose; un beneficio economico, perché il recupero consente agli enti caritativi di risparmiare sulle erogazioni e alle aziende della filiera agroalimentare di ridurre i costi di smaltimento rifiuti; vi è poi un beneficio ambientale, grazie alla minore quantità di rifiuti generati; e poi un beneficio educativo, perché favorisce la diffusione della cultura del dono e del rispetto per il cibo contro gli sprechi.
Per chi farà una donazione un kit-super gustoso
Inoltre a coloro che effettueranno una donazione a favore del Banco alimentare verrà consegnato un kit super-gustoso composto da una confettura e un succo con il 92% di frutta, realizzato dall’ azienda “Bella Dentro” che acquista frutta e verdura considerata “esteticamente imperfetta” e fuori standard dalle aziende agricole, per essere poi trasformata da cooperative sociali dedite all’inserimento lavorativo e all’impiego di persone con diversi tipi di fragilità.