Don Federico parroco di Pontenuovo. Bassetti lo presenta alla comunità

La piccola parrocchia di Pontenuovo, divisa tra i comuni di Deruta e Torgiano, questa mattina ha accolto il “nuovo” parroco don Federico Casini. Don Federico, in realtà, è già conosciuto ai fedeli poiché dall’ottobre del 2020 è viceparroco e dal 2018 impegnato nella pastorale giovanile dell’Unità pastorale 15 di Torgiano, Brufa, Pontenuovo e Miralduolo.

L’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve il cardinale Gualtiero Bassetti ha presieduto la messa festiva davanti a numerosi fedeli della parrocchia,  presentando ufficialmente don Casini alla comunità.

Erano presenti i familiari di don Federico, il sindaco di Deruta Michele Toniaccini e il sindaco di Torgiano Eridano Liberti assente per motivi di salute ma presente con un proprio messaggio, i genitori di Giampiero Morettini, entrato in seminario 1 anno dopo Federico, il Comitato dell’Agesci “Zona Etruria” di cui don Casini è assistente (è assistente anche del gruppo Agesci di San Nicolò di Celle).

L’omelia di Bassetti

“Oggi è presente Giampiero, è vicino al suo amico Federico per sostenerlo e accompagnarlo” ha detto il Cardinale aprendo l’omelia, ricordando il forte legame che univa i due giovani, e rivolgendosi ai genitori di Giampiero presenti in chiesa.

I compiti di un buon parroco

Poi, rivolgendosi a Federico Bassetti ha ricordato il compito di un buon parroco. “Compito del sacerdote è annunciare la parola di Dio, soprattutto quando sembra che ognuno vada per conto suo piuttosto che farsi guidare dalla parola di Dio, e questo succede anche tra i cristiani”. Inoltre, ha aggiunto,
Il sacerdote è “chiamato a dare i sacramenti che non sono riti o delle ‘cose’ ma sono un’‘azione’ di Cristo e un prolungamento dal cielo di Cristo perché l’uomo dal battesimo rinasca” Questo, ha proseguito, è un compito di cui non ci si deve mai dimenticare, il parroco, il prete e vescovo sono ‘educatori’ del popolo di dio. Oggi si fa fatica ad accogliere la parola educatore, siamo un po’ refrattari, ma il sacerdote è chiamato a dare a ciascuno quegli orientamenti che lo Spirito vuole da lui”.
“Annuncio della parola, riflessione, meditazione, dono dei sacramenti ed guida del popolo di dio anche nel consiglio, con tanta prudenza” ha sottolineato Bassetti.

Preghiera per l’incontro dei vescovi e sindaci del Mediterraneo

Il Cardinale ha quindi condiviso con i fedeli l’attesa per l’incontro dei Vescovi e dei Sindaci dei 3 continenti e 22 nazioni che affacciano sul Mediterraneo (“Mediterraneo frontiera di pace2”), incontro fortemente voluto dal Cardinale e promosso dalla presidenza della Conferenza episcopale italiana. Dopo il primo che si è tenuto a Bari l’anno scorso per questo secondo incontro è stata scelta Firenze, la città di La Pira. L’incontro si terrà questa settimana. “È un’opera più grande di me, per questo vi chiedo una preghiera” ha detto Bassetti.
“Il Mediterraneo è segno di speranza, perché il Mediterraneo è il mare della famiglia di Abramo, della terra di Gesù, ed è culla di tante civiltà, ed nel Mediterraneo troviamo le radici culturali della nostra Europa” ha detto Bassetti ricordando che scopo dell’incontro è dare voce al Mediterraneo come ”profezia di pace”. Il Cardinale ha quindi fatto riferimento a ciò che sta accadendo in Ucraina e mdi quanto sia vicino anche a noi il dramma di quel Paese anche attraverso le testimonianze dei molti ucraini che vivono in Italia, “La mia domestica mi ha raccontato, piangendo, dei figli che vivono in Ucraina chiamati entrambi al fronte” – ha detto Bassetti con dolore, aggiungendo che “Dio vuole la pace, vuole la fraternità, vuole che fra di noi siamo uniti, che collaboriamo a costruire la pace”.

I saluti al nuovo parroco don Federico

Al termine della liturgia si sono tenuti i saluti dei sindaci di Torgiano e Deruta che accogliendo don Federico come parroco gli hanno donato da Torgiano un vino e da Deruta il calice in ceramica, doni simbolo dei due territori. Il predecessore di don Casini, don Giuseppe Piccioni, non potendo essere presente poiché positivo al Covid, ha seguito la liturgia trasmessa on line ed ha inviato un suo messaggio che è stato letto in assemblea.

Il saluto e l’impegno di don Federico

A conclusione della messa don Federico Casini si rivolto ai fedeli esprimendo l’auspicio, che è anche il suo impegno, affinché “questa chiesa di Pontenuovo possa riempirsi di gente che venga a lodare il signore” e che “che questa parrocchia possa essere casa accogliente, per riprendere una socialità che ci manca da tempo”.

Parrocchia accogliente per tutti e per i giovani

“Ce ne è bisogno soprattutto per i giovani  – ha proseguito don Federico – che hanno bisogno di un luogo per loro. Che la parrocchia torni ad essere la casa dei giovani per aiutarli anche a discernere ciò che gli fa bene e ciò che gli fa male. C’è bisogno dei preti, ma c’è anche bisogno della comunità che stia accanto ai preti, che li supporti nel servizio verso i giovani perché o nostri giovani possano riprendere in mano il loro futuro dopo 2 anni di segregazione”.

(Ha collaborato da Pontenuovo Annalisa Marzano)