Nel raccoglimento e nella preghiera la comunità diocesana si è stretta intorno ai lavoratori dell’Acciaieria nella veglia di preghiera per il lavoro che il vescovo Giuseppe Piemontese ha presieduto nel santuario di Sant’Antonio.
Una folla di fedeli proveniente dalle diverse parrocchie, da movimenti e associazioni ecclesiali e dal mondo del lavoro ha pregato invocando l’aiuto di Dio per i lavoratori che rischiano il posto, perché la città possa rinascere nell’amore, nella solidarietà e nella giustizia.
“La nostra preghiera – ha detto il Vescovo -, da una parte mira ad accrescere la fede-fiducia nella presenza di Dio Padre, che si prende cura dei suoi figli; dall’altra ci spinge a cercare nella prospettiva di Dio la ‘Sua giustizia’, operare cioè perché ciascuno di noi possa fare scelte e agire secondo i criteri di Dio, illustrati da Gesù nel Vangelo”. Clicca qui e leggi l’intervento di mons. Piemontese
Nella gravità della situazione, che minaccia conseguenze umane e sociali dolorosissime per famiglie, uomini, donne e bambini di tutta la comunità ternana, la comunità ecclesiale si affida alla forza della preghiera “perché ciascuno – ha proseguito il Vescovo – prenda consapevolezza che la pacifica convivenza sociale dipende dall’apertura mentale, dal rispetto di ogni uomo, dalla generosità, lealtà e responsabilità di ognuno, perché la forza e l’efficacia della preghiera cambi il cuore degli uomini nel ‘cercare prima di tutto il regno di Dio e la sua giustizia’, perché in ciascuno di noi si rafforzi la speranza in una società più giusta e solidale, e perché nella nostra città si aprano prospettive positive e giuste di occupazione, di benessere materiale e spirituale per le famiglie e di pacifica convivenza civile e sociale”.
Un’iniziativa che mostra la vicinanza e l’attenzione della Chiesa a questa grave situazione, come fatto dai Vescovi umbri nel loro messaggio in difesa del lavoro, con la presenza dei lavoratori all’Angelus del Papa che ha fatto poi sentire incisivamente la sua voce nell’udienza di mercoledì 3 settembre.
“Desidero unirmi ai recenti interventi del vescovo di Terni-Narni-Amelia, – ha detto il Papa – ed esprimo la mia profonda preoccupazione per la grave situazione che stanno vivendo tante famiglie di Terni a motivo dei progetti della ditta ThyssenKrupp. Ancora una volta rivolgo un accorato appello, affinché non prevalga la logica del profitto, ma quella della solidarietà e della giustizia. Al centro di ogni questione, specialmente di quella lavorativa, va sempre posta la persona e la sua dignità. Con il lavoro non si gioca, e chi per motivi di denaro, di affari, per guadagnare di più, toglie il lavoro, sappia che toglie la dignità alle persone”.