Eccoci di ritorno dal campo diocesano Acr per bambini di 3a e 4a elementare tenutosi a Colpetrazzo (Massa Martana – Pg) dal 27 al 30 agosto… stanchi ma estremamente soddisfatti dell’esperienza vissuta. Ci siamo fatti guidare da Il Piccolo Principe dell’autore francese Antoine de Saint-Exupéry per cercare di capire ciò che è veramente importante ed essenziale nelle nostre vite.
Quanti desideri e quanti sogni sono contenuti nel cuore dell’uomo? E chissà quanti nel cuore di un bambino o di un ragazzo che si apre alla vita? Sicuramente tanti, ma uno tra tutti esprime il cuore dell’uomo: il desiderio di felicità. Il racconto del viaggio del Piccolo Principe, all’apparenza semplice, in realtà è ricco di spunti di riflessione su temi molto profondi, legati alla vita di ognuno: il senso del vivere, il rapporto tra bambini e adulti, l’amicizia, l’esistenza del bene e del male, la relazione, la cura dell’altro, la preziosità dei legami, il valore del tempo e la ricchezza. Il Piccolo Principe ci aiuta a guardare dentro noi stessi per riscoprire le cose davvero importanti nella vita, e questo protagonista è il simbolo del sogno di felicità di ciascuno di noi, ma anche della possibilità di realizzare questa felicità attraverso la curiosità, la ricerca, l’amore per le piccole cose e anche per l’intero creato.
Le parole che hanno fatto da guida alle nostre giornate sono state: Dio, conoscenza, impegno, prendersi cura di noi e degli altri, avventura, creare legami, dare senso al tempo, essenziale, stupirsi. Il tempo trascorso al campo è stato allietato da preghiera, scenette, attività e riflessioni, gioco e serate animate. Il primo giorno abbiamo lanciato il campo cercando di capire che cos’era per i bambini l’essenziale e il Piccolo Principe ci ha suggerito che “non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. Nella seconda giornata abbiamo affrontato il tema dell’incontro con l’altro e l’incontro con Gesù: il Piccolo Principe incontra la volpe e cerca di addomesticarla dandole degli appuntamenti; così noi abbiamo un appuntamento importante con Gesù tutti i giorni e in modo speciale la domenica. Nella terza giornata abbiamo affrontato il tema del rischio di perdere di vista l’essenziale nella ricerca del Signore. Una giornata dura per tutti, sia animatori che ragazzi, che si sono dovuti confrontare con gli “idoli”. Nell’ultima giornata, il viaggio del Piccolo Principe lo ha portato a comprendere l’essenziale, un po’ come questo breve percorso ha portato i nostri bimbi a capire che c’è una Persona essenziale nelle nostre vite, che ci conosce, ci guida, ci mette alla prova, ci sorprende, ci ama sopra ogni cosa e con un amore incondizionato: Gesù. Il Piccolo Principe nel suo libro ci dice che è “il tempo che hai speso per la tua rosa a rendere la tua rosa così importante”.
Momento estremamente toccante del campo è stata la veglia. Sono stati creati tre luoghi per noi, “tre tende” come nel Vangelo, per l’adorazione, la riconciliazione e l’ascolto della Parola; la serata si è poi conclusa intorno a un falò con canti e preghiere. Un ringraziamento particolare va a Dio che ci ama incondizionatamente con i nostri pregi e i nostri limiti, e a tutti i bambini e animatori che, come sempre, sono stati preziosissimi.