Si è riunita per la prima volta lo scorso mercoledì 12 novembre, presso il Pontificio seminario regionale “Pio XI”, la Commissione diocesana sinodale dei giovani (commissione E) della terza area: comunione e comunità, la parrocchia “famiglia di famiglie”.
A presiederla è padre Mirko Mazzocato ofm (subentrato a padre Luca Paraventi, trasferito a Terni, quale vicario parrocchiale a Santa Maria degli Angeli); segretario della stessa è Matteo Renga, seminarista della nostra diocesi.
Scopo principale dell’incontro era quello di acquisire maggiore consapevolezza in vista dell’Instrumentum laboris definitivo che guiderà i passi sinodali, oltre a favorire la conoscenza reciproca tra i 23 membri della Commissione dei giovani.
Nel corso della serata sono stati pertanto focalizzati i temi di approfondimento sui quali la Commissione è chiamata a confrontarsi e a esprimersi, in vista delle mozioni che verranno poi presentare in sede assembleare il prossimo 18 marzo 2015.
Le tematiche da affrontare sono: la parrocchia, il percorso giovani, il rapporto famiglia-vocazione, la liturgia, la formazione degli educatori, la carità, i movimenti e l’unità tra essi.
Al fine di consentire un più analitico esame degli argomenti e un più proficuo confronto, si sono create quattro sotto-commissioni. L’una si confronterà sul ruolo dei giovani all’interno della parrocchia, sui percorsi successivi al sacramento della cresima, sull’evangelizzazione e le sue modalità, nonché sulla formazione degli educatori. L’altra avrà come oggetto d’indagine il ruolo della famiglia nella trasmissione della fede ai giovani e l’azione volta ad accompagnare i giovani nella scoperta della propria vocazione (famiglia, sacerdozio e vita consacrata). La terza si interrogherà su liturgia e carità; l’ultima sul ruolo dei movimenti all’interno della pastorale giovanile e sulle modalità di collegamento, talvolta difficoltoso, tra gli stessi.
Tema trasversale alle quattro Commissioni sarà la figura dei giovani all’interno della parrocchia: come la realtà parrocchiale viene percepita dai giovani e quali timori e/o aspettative essa nutre nei confronti degli stessi; quali gli spazi e le attenzioni loro destinati; quali i linguaggi e i canali di comunicazione privilegiati… e quant’altro emergerà dal dibattito tra i membri della Commissione.