Delitto di Senago. Il male sarà vinto, ma solo nella Parusìa

Il delitto di Senago (piccolo Comune tra Milano e Saronno) può apparire niente più che l’ennesimo caso di femminicidio in Italia. Intendendosi per femminicidio l’uccisione di una donna da parte del marito, fidanzato, compagno, amante, o di uno che è stato una di queste cose ma non lo è più, oppure vorrebbe esserlo ma la donna non lo accetta. Un caso fra tanti, dunque. Ma questo ha suscitato nell’opinione pubblica una commozione speciale, per l’efferatezza, il cinismo, la protervia dell’uccisore, che non ha esitato a provocare la morte non solo della compagna, ma anche della creatura che essa portava in grembo, il figlio di entrambi.

Cosa può fare la società?

Ci si chiede cosa possa fare la società per prevenire simili delitti. La soluzione più antica e diffusa – ritenuta insostituibile anche se non sempre efficace – è la minaccia della pena. In questo caso non è servita a nulla: l’uccisore non poteva illudersi di farla franca e viste le modalità del delitto la pena dell’ergastolo è praticamente certa (forse riducibile a 30 anni, se l’imputato chiede il rito abbreviato).

Una serie formazione della coscienza morale basterebbe?

Si dice che, più che la pena, ci vorrebbe una seria formazione della coscienza morale degli uomini (e anche delle donne, perché anche loro qualche volta commettono delitti, anche se di altro tipo). E questo è sacrosanto; l’educazione ai princìpi morali non sarà mai abbastanza. Ma basterebbe? Temo che la natura umana sia quella che è, e che la capacità di fare il male si potrà contrastare ma mai cancellare. Ce lo dice anche la storia recente.

Il bene e il male prodotto nel XX secolo

Dopo millenni di civilizzazione, di cultura, di evangelizzazione, il secolo XX d.C. ha prodotto – oltre che veri eroi del bene, profeti e martiri – anche atrocità e orrori quali mai si erano visti prima: dittature totalitarie e criminali, due guerre mondiali con milioni di morti, lo sterminio sistematico di popoli interi, la strage di massa delle popolazioni civili inermi teorizzata e praticata come mezzo infallibile in guerra per piegare le nazioni avversarie e costringerle alla resa (vedi i bombardamenti aerei di Coventry, Dresda, Hiroshima, Nagasaki). L’umanità progredisce nel bene, ma nello stesso tempo anche nel male. Ciò non toglie che ci dobbiamo tutti impegnare per il prevalere del bene. Ma la scomparsa del male vi sarà solo con quella che noi cristiani chiamiamo la Parusìa, il ritorno di Cristo alla fine dei tempi. In attesa, ciascuno faccia del suo meglio, come può.

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