Daniela, tra lavoro e famiglia

Festa della mamma. Le gioie e le difficoltà di un'insegnante madre di tre figli

‘È l’organizzazione frettolosa della vita familiare la nemica numero uno delle mamme che lavorano’: è questo in sintesi il pensiero di Daniela Segoloni, una giovane donna di Perugia, mamma di tre bambini, alla quale, in occasione della Festa della mamma, abbiamo chiesto di raccontarci, oltre alle gioie, le difficoltà di una mamma divisa tra famiglia e lavoro. Daniela, che è laureata in fisica ed insegna in una scuola media superiore di Perugia, è sposata da dieci anni. Alessia, Lorenzo e Margherita sono i nomi dei suoi tre bambini che le hanno cambiato la vita. Come? ‘Mi hanno regalato la capacità di capire cosa conta veramente ‘ ha risposto Daniela – Momenti di crisi a parte, per il resto mi sento ricca e felice di avere un qualcosa che non ha prezzo e valore economico. L’arrivo dei miei figli mi ha dato serenità e la loro presenza mi fa sentire appagata. Vederli crescere insieme ripaga di tutta la fatica che, necessariamente, devo affrontare nella quotidianità. Ho scelto di avere tre figli perché è una gioia vedere come relazionano tra di loro e scoprire che ogni fratello dà qualcosa all’altro’. Ma c’è anche un lato più pesante come l’ansia e la fretta di fare molte cose insieme. ‘La gestione dei tempi è faticosa ‘ ha riferito Daniela – Ormai per me è impossibile organizzarmi la giornata in libertà. C’è sempre un pensiero ricorrente e faccio tutto in fretta. Una mamma tra le mura di casa si trasforma in una manager che deve tenere sempre un occhio fisso sull’orologio ed il calendario per ricordare sempre tutto, il pediatra, la palestra, gli impegni a scuola, il dentista, la spesa da fare. Certo, poi rimane poco tempo per la cura della propria persona o da dedicare al marito. Per fortuna sono privilegiata perché nei momenti di bisogno c’è sempre la presenza dei nonni’. Il momento più difficile della giornata? ‘La mattina. Dalle sette alle otto è un dramma. È tutto un urlare ed un correre. Bisogna svegliarli tutti e tre, accudirli, vestirli, preparare la colazione e poi tutti fuori, Alessia alle elementari, Lorenzo alla materna e Margherita al nido. Ma tutto sommato il momento si supera bene, visto che questa faticata avviene al mattino quando ho ancora abbastanza energia a disposizione’. E il lavoro? ‘Anche su quel fronte rinuncio a molte cose. Ad esempio non posso permettermi di seguire le attività extrascolastiche. Da tempo ho in mente di organizzare un laboratorio di fisica per costruire con i miei studenti delle macchine. Mi piacerebbe anche accompagnarli in qualche gita scolastica, ma ho rimandato tutto a quando i miei figli saranno più grandi. Cerco di dare il meglio nel mio lavoro, ma certo non riesco a preparare delle lezioni un po’ più brillanti ed alla scuola dedico quasi sempre il dopo cena, quando ormai sono stanca’. Daniela mette anche in evidenza l’apprensione naturale delle mamme per la salute dei figli, ma anche quella per il futuro. ‘Ho paura per quando dovranno affrontare la vita. Ho la sensazione che le trappole che troveranno fuori di casa possano essere più pericolose di quelle che abbiamo affrontato noi. Ma poi mi dico che forse non è così e che ora mi appare tutto più difficile perché guardo il mondo da adulta’. Con gli occhi di una mamma, appunto.

AUTORE: Ida Gentile