“Il Congresso eucaristico nazionale è un evento che coinvolge e interpella l’intera comunità ecclesiale italiana, nella comune fede di adorazione di Cristo Signore e nel comune impegno missionario”: sono queste le parole iniziali del saluto che mons. Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancora-Osimo, rivolge a tutti coloro che parteciperanno al Congresso dalle pagine dell’opuscolo illustrativo intitolato Invito ad Ancona (3-11 settembre; ulteriori informazioni sul sito www.congressoeucaristico.it). L’arcivescovo sottolinea l’aspetto centrale e caratterizzante del Congresso, che consiste appunto nell’adorazione di Cristo sotto le specie eucaristiche; come dire che tutti gli altri elementi (organizzativi, di animazione culturale, di contatti col territorio, di arte e dialogo) vengono in subordine e sono importanti se messi in relazione profonda con l’eucaristia. Mons. Menichelli richiama anche le parole di Benedetto XVI: “I fedeli cristiani hanno bisogno di una più profonda comprensione delle relazioni fra l’eucaristia e la vita quotidiana”, rimandando agli àmbiti dell’esistenza già evidenziati dal Convegno ecclesiale di Verona del 2006. Tali ambiti sono: Affettività, Lavoro e festa, Fragilità, Tradizione, Cittadinanza. “Il Congresso – conclude mons. Menichelli – vuole raccogliere il grido e la speranza della società contemporanea e insieme offrire l’eucaristia come sacramento di salvezza e presenza viva del Signore risorto”. In continuità con Verona. Questa esigenza di radicare la fede cristiana nella vita quotidiana è affermata anche dal Consiglio episcopale permanente, che in un messaggio per il Congresso eucaristico afferma tra l’altro: “Sappiamo quanto i cristiani siano riconosciuti e apprezzati come uomini e donne di carità, esperti in umanità, socialmente solidali, anche da quelli che non frequentano la vita della comunità cristiana. Nello stesso tempo – prosegue il messaggio – la presenza cristiana nella società rischia di non essere presa in considerazione, quando addirittura non viene contestata, come testimonianza di Dio, di Cristo risorto, di vita eterna e di valori soprannaturali”. I Vescovi parlano di “distanza culturale tra la fede cristiana e la mentalità contemporanea in tanti ambiti della vita quotidiana”. Per questo il Congresso eucaristico è strutturato per offrire occasioni di riflessione proprio sugli àmbiti di vita concreta, indicati a Verona. Saranno infatti gli stessi giorni centrali del Congresso a scandire questo approfondimento. Dopo l’accoglienza del Legato pontificio sabato 3 settembre, la solenne apertura domenica 4, da lunedì 5 per i cinque giorni seguenti ogni giornata sarà dedicata a un aspetto della vita: lunedì “affettività”, martedì “fragilità”, mercoledì “lavoro e festa”, giovedì “tradizione”, venerdì “cittadinanza”. Quindi non sarà un Congresso unicamente teologico, spirituale e catechetico, ma – anzi – la fede verrà confrontata con quanto di comune hanno tutti gli uomini, siano essi credenti, indifferenti o non-credenti: appunto i tanti problemi quotidiani che riguardano famiglia, lavoro, salute, socialità, politica. L’incontro con il Papa. Il Congresso offrirà, nei suoi ultimi due giorni, altri momenti significativi. Sabato 10 settembre al mattino ci sarà una visita in sinagoga e l’incontro ecumenico; nello stesso giorno il Rinnovamento nello Spirito con il Forum delle associazioni familiari promuoverà il IV Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia. Una particolare animazione per i bambini è prevista nel pomeriggio mentre la sera sarà la volta della diretta Rai A Sua immagine con l’happening di testimonianze e musica “Frammenti di vita vera”. Infine, domenica 11 l’atteso incontro con Benedetto XVI che presiederà la messa di chiusura alle ore 10, alle 17 incontrerà preti e sposi e, alle 18, i fidanzati, prima di partire alla volta di Roma.
Dall’eucaristia alla vita sociale
Si svolgerà dal 3 all’11 settembre il Congresso eucaristico nazionale, che si terrà ad Ancona: riprenderà gli àmbiti di riflessione del Convegno di Verona
AUTORE:
Luigi Crimella