Ci scrive suor Michela Letizia Miccioni, francescana alcantarina, missionaria da 7 anni in Albania. Originaria di Pila, frazione di Perugia. Le Alcantarine festeggiano i 20 anni di presenza in Albania, e suor Michela ha voluto condividere con noi questo momento.
In occasione del Natale 2016 abbiamo iniziato i festeggiamenti dei 20 anni della presenza francescana alcantarina in Albania, a Babica e Madhe, festeggiamenti a cui faranno seguito altri due appuntamenti. In modo semplice abbiamo iniziato, perché il giorno ufficiale della fondazione è il 26 gennaio, momento in cui abbiamo desiderato celebrare la messa nella chiesa parrocchiale di Valona con tutti i religiosi, le religiose e i sacerdoti che hanno condiviso la nostra missione. I festeggiamenti si concluderanno con tre giorni di festa il 9-11 giugno con gli amici e le suore che ci hanno sostenuto sempre.
Come il Signore si è fatto vicino all’umanità, così le suore quando sono arrivate qui hanno condiviso la vita della gente: il primo passo è stata l’accoglienza dei bambini del villaggio per giocare insieme, per crescere insieme. Così è nato il Centro San Francesco. Abbiamo inaugurato per l’occasione la mostra fotografica che racconta gli inizi, gli sviluppi della storia della famiglia francescana alcantarina con il popolo albanese. Il Centro San Francesco è diventato famiglia per tante generazioni di ragazzi… ma noi vogliamo ringraziare perché il popolo albanese è diventato per noi famiglia, per ogni suora che ha avuto la grazia di servire in questa terra! Abbiamo celebrato il secondo momento di festa, a Valona, nello stesso giorno in cui si era celebrata la messa di fondazione. Erano presenti diverse rappresentaze della Chiesa albanese che hanno condiviso con noi la missione; sacerdoti e religiosi missionari e albanesi.
Una Chiesa con la quale stiamo condividendo momenti importanti: la visita di Papa Francesco ormai di due anni fa, ma che è ancora parola viva, la nomina del cardinale don Ernest Troshani e la beatificazione dei 38 martiri albanesi del secolo scorso. Volendo immaginare la nostra missione come vie da noi percorse, abbiamo suddiviso la mostra in tre ambiti principali intitolandoli “La via della carità”, “La via dell’educazione” e “La via dell’evangelizzazione”. Vie percorse che anche nel tempo si sono sviluppate e hanno cambiato il volto della missione. La via della carità è stata la prima risposta data a una nazione che era stata oppressa; gli interventi sono avvenuti attraverso aiuti e servizio infermieristico principalmente. La via dell’educazione è stata la risposta ai bisogni di un popolo che, a partire dai bambini, si può ripensare, e contemporaneamente risposta propria al nostro carisma. Non per ultima, la via dell’evangelizzazione, che è stata percorsa fin da subito e che è oggi risposta personale alle domande che cerchiamo di porci insieme ai ragazzi che 20 anni fa hanno iniziato a frequentare il Centro.
Nella celebrazione del 26 gennaio era presente suor Paola Letizia Pieraccioni, consigliera generale responsabile della nostra missione in Albania, che ci ha fatto sentire vicina tutta la nostra famiglia francescana alcantarina: con tutte loro vogliamo sempre più condividere le memorie e le meraviglie che il Signore ha compiuto attraverso le sorelle che hanno vissuto qui, e quanto questa terra e questa Chiesa doni in modo speciale a noi e alla Chiesa universale. Abbiamo pensato questi festeggiamenti come un grande “grazie” rivolto alla nostra piccola Chiesa locale, che si allarga all’intera Chiesa albanese e si apre alla Chiesa universale. Di questo si voleva privare la Chiesa albanese, di questo respiro universale; e proprio per questo, per Cristo e la sua Chiesa cattolica, i martiri hanno versato il sangue, e proprio questo nutre la nostra presenza e la rinascita della Chiesa albanese, in modo particolare guardando ai catecumeni, a quanti ancora desiderano essere battezzati, rinascere in Cristo a vita nuova.
Attendiamo con gioia di poter celebrare ancora a giugno con la festa, lode, testimonianze, meditazione, condivisione, nel desiderio di condividere tutto questo con rapprentanze di tutte le associazioni, diocesi, gruppi e uomini e donne di buona volontà che ci hanno accompagnato e sostenuto, consentendo il realizzarsi, il compiersi della nostra missione qui. Per rendere ancora grazie a Dio e sognare ancora insieme!