“Voi ragazzi e ragazze siete il mio Natale. Ciascuno di voi per me e per la Chiesa, è Gesù, perciò quello che io faccio a voi, lo faccio a Lui”. Con queste parole mons. Gualtiero Bassetti ha accolto i tantissimi giovani che hanno assiepato la cattedrale per l’ormai consueta veglia di Avvento. Giovani provenienti da tutte le parrocchie della diocesi, dalle più vicine a quelle più lontane, delle zone del lago e di Città della Pieve. La cattedrale per l’occasione si è trasformata: un gigantesco tappeto al posto delle panche davanti al presbiterio, dove erano posti degli specchi, e un maxi-schermo dietro l’altare. L’allestimento ha permesso un primo momento di riflessione, che ha visto alcuni giovani riflettersi sugli specchi e ascoltare alcuni dialoghi creati sulla base delle tre domande che sacerdoti e leviti posero a Giovanni Battista, personaggio scelto come guida della veglia, domande per riflettere sul passato, presente e futuro. I giovani, osservandosi allo specchio, hanno srotolato ciascuno un’immagine distorta di sé, che rappresentano diverse forme di distorsione nel modo di porsi e affrontare la vita, e la confusione sulla Verità della loro esistenza. La veglia è continuata con l’intronizzazione della Parola, entrata in processione insieme al Vescovo, posta su una culla, simbolo del Verbo che si è fatto carne, a cui è seguita la liturgia della Parola che ha fatto risuonare le parole di Giovanni Battista e il suo essere testimone della vera Luce. Per meditare sulle letture sono state proposte una serie di testimonianze video di giovani ai quali è stata posta la domanda: “Quando hai incontrato l’Agnello di Dio?”. I diversi intervistati hanno rappresentato, ciascuno, un aspetto della vita in cui hanno incontrato Cristo: nello studio, nel lavoro, nella coppia, nella vocazione, nel gruppo e nel quotidiano. Alle tante affermazioni dei giovani il Vescovo ha dato risposta puntando l’accento sulle parole del Battista che grida che “in mezzo a voi c’è Uno che voi non conoscete”. Il Vescovo ha sottolineato come spesso i giovani credano di aver incontrato Cristo, e hanno tante informazioni su di Lui imparate al catechismo, ma non hanno con Lui quel rapporto intimo, quella conoscenza sperimentata nella vita, quell’unione profonda. Se quest’incontro fosse avvenuto, ciascun giovane non potrebbe fare a meno di gridare, come Giovanni, in mezzo ad altri giovani, perché conoscere Cristo è dimorare in Lui. La strada da fare è tanta – ha aggiunto – ma i giovani si devono aspettare molto, anzi tutto, da Gesù perché questo è il Natale. Lui viene per donare se stesso, per cambiare la nostra vita, per farci vivere nella gioia, per imparare ad amarlo”. L’intervento di mons. Bassetti è terminato con delle parole di augurio per tutti i presenti: “Ciascuno di voi rientri in se stesso e scopra di averLo incontrato. Uscite da questo duomo con questa gioia profonda, siate umili come Giovanni, dicendo di aver incontrato Cristo nel volto degli altri, nel volto dei sofferenti”. La celebrazione è poi proseguita con le preghiere d’intercessione che hanno affrontato diversi temi e scelte di vita che coinvolgono i giovani d’oggi, e con la consegna di un segno che rappresenta l’accoglienza di Cristo. A ciascun partecipante alla veglia è stata data una culla da costruire nella quale, alla fine della celebrazione, ciascuno doveva accogliere un Bambin Gesù datogli dai sacerdoti presenti. La culla rappresenta il cuore di ciascuno, in cui Dio sceglie di prendere dimora chiedendo di accoglierlo come Verità della propria vita.
Cristo è la Verità della vita
Perugia - Città della Pieve: veglia di Avvento per i giovani della diocesi insieme al vescovo mons. Gualtiero Bassetti
AUTORE:
Veronica Rossi